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I viaggi del 2015 secondo New York Times: le mete asiatiche

SOMMARIO

Nel continente asiatico, 10 destinazioni entrano nella graduatoria stilata dal NY Times “52 Place to Go in 2015” che ogni anno raccoglie le destinazioni turistiche più promettenti. Tra queste, Singapore festeggia il suo 50° anniversario con eventi speciali, Shanghai inaugura nuovi musei (tra cui uno dei più grandi della Cina) e Da Nang, in Vietnam, si organizza “a misura di turista”. Ma in classifica ci sono anche la cinese Chengdu, raffinata meta gastronomica e la turca Kas, ottima alternativa alla vicina Grecia

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I viaggi del 2015 secondo New York Times: le mete asiatiche

Dopo aver scoperto quali mete europee, statunitensi, canadesi e latino americane si trovassero incluse nella prestigiosa classifica stilata dal New York Times “52 Place to Go in 2015” (ma soprattutto la vincitrice Milano), adesso è il momento di approfondire le destinazioni asiatiche.

6. Singapore

Singapore nel 2015 festeggerà il suo 50° anniversario, con una festa che durerà tutto l’anno. A febbraio si è infatti svolta la tradizionale e grandiosa Chingay Parade con un’edizione speciale. Lo spettacolo si è concluso con un gran finale incentrato su 150 alberi (i Singapore Trees of Hope), realizzati per l’occasione da artisti locali. Ogni albero, simbolo di speranza e prosperità futura, è stato realizzato da comunità di gruppi diversi, mentre le singole foglie sono state create manualmente dalla comunità attraverso il riutilizzo di bottiglie di plastica. L’evento è anche conosciuto come la più grande parata dell’Asia. Novità in arrivo anche sul fronte dell’offerta culturale. In autunno, ad esempio, aprirà la National Gallery Singapore, focalizzata sull’arte asiatica dal 19° secolo fino ad oggi. Attraverso circa 8000 opere, la Galleria presenterà lo sviluppo di Singapore e delle regioni asiatiche, anche dal punto di vista sociale, economico e politico e, con una superficie di oltre 60.000 metri quadrati, si preannuncia essere la più grande collezione artistica del mondo sul Sud-Est Asiatico.

20. Oman

Il sultanato dell’Oman ha ben poco da spartire con i vicini Emirati Arabi. Le sue coste suggestive devono infatti ben poco all’ingegneria umana, mentre a svettare sul suo skyline sono le cime dei monti e non quelle dei grattacieli. Ma non bisogna pensare che questo idillio rimarrà incontaminato ancora per molto. Infatti è in tempi recenti che il paese è stato protagonista di un boom nella costruzione di ricezioni alberghiere, paragonabile in proporzione a quella attraversata precedentemente da Dubai. E, inutile dirlo, le grandi catene del lusso pianificano qui le prossime aperture. Prime fra tutte Four Seasons, Kempinski, Fairmont e Aman.

22. Sri Lanka

Dopo un decennio in cui il turismo nell’isola è cresciuto a rallentatore, adesso il paese sembra offrire una stabilità più sicura. Una nuova generazione di nuovi hotel si sta infatti espandendo a vista d’occhio. E quando le infrastrutture aumentano, il turismo non può che incrementarsi. A tal proposito il New York Times segnala ad esempio il Cape Weligama, residence di lusso con 40 camere che sorge su un promontorio verdeggiante con vista sull’Oceano Indiano, mentre la prossima primavera ad aprire i battenti sarà il TRI Lanka, hotel di lusso ma ecosostenibile, con 10 suite e una sala yoga posta in cima a un albero. Infine a novembre toccherà al Wild Coast Lodge, situato nella splendida spiaggia del Yala National Park, con Spa e camere lussuosissime.

33. Seoul, Corea del Sud

Il 2014 ha visto il completamento della Dongdaemun Design Plaza, la più grande opera urbana realizzata a Seoul e struttura futuristica situata nel quartiere dello shopping della città. La struttura, progettata dal vincitore del Pritzker Architecture Prize Zaha Hadid, sta contribuendo a rendere il già vivace quartiere, un punto focale del design internazionale. Infine due indirizzi d’obbligo per gli appassionati di arte: il National Museum of Modern and Contemporary Art e il National Hangeul Museum, aperto nel 2014 e dedicato all’alfabeto coreano, mostrando oltre 10.000 oggetti che risalgono fino al 1443.

35. Shikoku, Giappone

Shikoku, la più piccola delle isole giapponesi, è la sede di un pellegrinaggio con alle spalle 1200 anni di storia che si snoda in un percorso che tocca oltre 80 templi. Siccome l’anniversario è stato festeggiato recentemente, quest’anno si può affrontare l’itinerario con molta più tranquillità. Tra le mete più particolari si trova la città di Matsuyama, sede di molti templi, di molte stazioni termali, tra cui la più celebre (e antica) è quella di Dogo Onsen e di un castello, la fortificazione Matsuyamajo.

43. Da Nang, Vietnam

Dopo l’ammodernamento e l’ampliamento dell’aeroporto nel 2011 e una crescita delle infrastrutture, Da Nang ha cominciato a entrare nelle mira dei turisti di tutto il mondo. Per un paio di decenni, infatti, la città si è limitata ad essere il punto di arrivo di chi si recava alla vicina Hoi An, bene protetto dall’Unesco in qualità di porto commerciale sud-orientale dal grande valore storico. A incrementare il turismo a Da Nang, due aperture esclusive avvenute lo scorso anno: il Premier Village e A La Carte Danang Beach. Inoltre, raggiungere questa destinazione è diventato più semplice da quando, nel 2013, la compagnia aerea Dragon Air ha iniziato a effettuare voli diretti da Hong Kong.

44. Chengdu, Cina

La capitale dei panda sta diventando un’esclusiva meta per palati raffinati. Al ristorante Yu Zhi Lan dove regna la cucina dello chef Lan Guijun, considerato il nuovo “imperatore” della gastronomia cinese, i pasti (da 20 portate) sono serviti su raffinati piatti di ceramica realizzati a mano. Tra gli hotel, aprirà presto il Temple House che mixerà il design più moderno con strutture e modelli dei classici edifici a corte della dinastia Qing. Raggiungere Chengdu è diventato più agevole da quando lo scorso anno, hanno iniziato a decollare voli diretti da San Francisco, i primi degli Stati Uniti.

46. Shanghai

La più popolosa città della Cina sta vivendo una vivace fase di investimento culturale. Sono infatti diversi i musei che hanno aperto di recente. A fine marzo dello scorso anno, ad esempio, i collezionisti Liu Yiqian e Wang Wei hanno aperto il Long Museum, il più grande museo privato della Cina, ampio ben 33.000 metri quadrati, seguito un paio di mesi dopo dallo Yuz Museum, organizzazione non profit che si inserisce sotto l’ala della Yuz Foundation, dedicato all’arte contemporanea e situato in un’area ristrutturata del Longhua Airport, coprendo una superficie di 9.000 metri quadrati. A novembre dello scorso anno, è stata invece la volta del 21th Minsheng Art Museum (M21) , museo di arte contemporanea di proprietà della Misheng Banking Corporation e ospitato nell’ex padiglione francese all’Expo 2010.

51. Baku, Azerbaijan

Un mix tra cultura antica e stravagante innovazione in perfetto stile Dubai, ha inserito Baku, capitale dell’Azerbaijan e maggiore porto di tutto il Caucaso, negli interessi dei turisti. Il secondo boom petrolifero ha portato grandi ricchezze alla città, modificandone anche lo skyline. Il centro storico murato, bene protetto Unesco, è stato infatti circondato da grandiose opere architettoniche, prime fra tutte le Flame Towers, complesso residenziale di tre grattacieli di diverse altezze (il più alto sfiora i 200 metri), concluso nel 2012 e costato circa 350 milioni di dollari. Alle nuove costruzioni si aggiungono poi gli hotel delle grandi catene lussuose, come Four Seasons, Hilton e Kempinski, mentre a giugno si aggiungerà il Trump International Hotel & Tower Baku, alto 33 piani che riprodurrà la forma di una vela. E questo è davvero l’anno di Baku che dal 12 al 18 giugno ospiterà i Giochi Olimpici Europei, alla loro prima edizione. La manifestazione multidisciplinare fondata sul modello delle Olimpiadi è infatti ufficialmente nata a Roma l’8 dicembre 2012 dalla decisione dei Comitati Olimpici Europei. Proprio come le Olimpiadi, anche questi giochi avranno una scadenza quadriennale.

52. Kas, Turchia

Per gli amanti del Mediterraneo, stufi dei prezzi spesso proibitivi delle splendide isolette greche, il New York Times consiglia questo antico villaggio di pescatori che mantiene intatto il suo lato più tradizionale, circondato da una natura incontaminata. Conosciuta specialmente dagli appassionati di immersioni, Kas conserva anche un animo hippy. Inoltre si trova a breve distanza da Patara e Xanthos (quest’ultima patrimonio Unesco dal 1998), entrambe città di rilevanza storica. Di Patara sono ancora presenti parecchie rovine, tra cui i resti del teatro, delle antiche mura, di torri e di un tempio, mentre di Xanthos sono ancora visibili il suo spettacolare teatro, mosaici e rovine sotterranee.

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