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I viaggi del 2015 secondo New York Times: le mete europee

SOMMARIO

Sono 52 in tutto e 12 in Europa, le mete indicate dal New York Times all'interno della classifica “52 Place to Go in 2015” stilata a inizio anno. Ci sono le Isole Faroe, citate per la loro cucina d’avanguardia. La francese Borgogna, in lizza per il riconoscimento Unesco. Cáceres, capitale gastronomica spagnola del 2015 e le nuove mete enologiche, dalla Georgia alla Macedonia. Infine non mancano i nomi italiani: Milano con Expo e Roma con nuovi restauri e aperture

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I viaggi del 2015 secondo New York Times: le mete europee

Come da tradizione, anche per quest’anno il New York Times ha stilato la classifica dei 52 luoghi da visitare nel 2015. Mete emergenti grazie a un rinnovamento architettonico, culturale o gastronomico oppure conferme che continuano ad esercitare un fascino innegabile sui turisti di tutto il mondo.

Queste sono quelle individuate in Europa, dodici in tutto, dove ad aprire le danze è proprio Milano.

1. Milano

“Una città rinnovata accoglie il mondo”. Con questa frase il New York Times apre la classifica dedicata alle 52 destinazioni del 2015, dove l’Italia trionfa con l’Expo di Milano. 20 milioni di visitatori attesi e ben 7.000 eventi in programma da maggio a ottobre; oltre 130 paesi partecipanti di cui una sessantina con proprio padiglione, che svilupperanno il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Sono questi i numeri di Expo 2015, che comprenderà, oltre ai padiglioni espositivi, anche il Future Food District, un micro universo per presentare i possibili scenari per l’applicazione di nuove tecnologie nelle fasi della catena alimentare. Il progetto è diretto da Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab del Massachusetts Institute of Technology, assieme alla Carlo Ratti Associates design studio; mentre il Lake Arena, sarà la location “open-air” più vasta di tutta l’esposizione: un bacino d’acqua circondato da gradinate in grado di accogliere 3.000 visitatori, e una piazza da 28.000 metri quadrati con una capienza di 20.000 persone. Al centro del bacino si trovano un sistema di fontane e l’Albero della Vita, con suggestivi giochi d’acqua, di luce e di suoni.

Expo, inoltre, coincide con una serie di lavori di riqualificazione urbana, come quelli intrapresi a La Darsena, l’antico “porto” simbolo della città, restituendo a Milano un importante sito storico ristrutturato. Nello specifico queste operazioni porteranno a creare uno spazio completamente pedonale in Piazza XXIV Maggio, oltre che nelle zone adiacenti, arricchite da aree verdi, viali alberati, piste ciclabili e un giardino sul bordo occidentale del bacino. E infine, sottolinea il New York Times, a prescindere dall’Expo, un viaggio nella capitale della moda è un ottimo pretesto per lasciarsi tentare dalla cucina del posto (dove trovare qualsiasi proposta a livello regionale) e immergersi nella sua vibrante atmosfera.

9. Isole Faroe

Negli ultimi cinque anni, questa destinazione situata nell’Atlantico tra Norvegia, Scozia e Islanda, è emersa per la sua cucina di avanguardia. Ad aprire la strada è stato il ristorante Koks, uno degli artefici del New Nordic Kitchen Manifesto, un documento che stila in 10 punti lo scopo di questa nuova cucina nordica, con l’ambizioso obiettivo di uscire vittoriosa dal confronto con le più prestigiose cucine internazionali. Le isole, che si raggiungono in aereo da Copenaghen e Reykjavík, sono famose per un piatto a base di carne di montone fermentata, considerato dai locali una vera prelibatezza.

10. Macedonia

Prima c’era la Croazia, poi il Montenegro. Poi anche l’Albania ha iniziato ad avere peso nel circuito turistico. La prossima destinazione balcanica, ci scommette il New York Times, sarà la Macedonia. Tra le attrazioni del paese si citano i monasteri e il Lago di Ocrida, considerato tra i più antichi della terra (avrebbe infatti più di un milione di anni) e patrimonio Unesco dal 1979, grazie a un notevole interesse naturalistico e a oltre 212 specie tra animali e vegetali. Ma la Macedonia sta progredendo anche sul campo enologico e culinario. L’industria del vino, un tempo responsabile della maggior parte delle forniture in Jugoslavia, cresce oggi tra i produttori locali, mentre tanti piccoli ristoranti e hotel sono sorti dove un tempo avevano sede i ritrovi socialisti. E i vecchi alberghi, come il 4 stelle Hotel Montana Palace nella città di Kruševo (la più alta della Macedonia, a oltre 1.200 metri s.l.m.), sono stati ristrutturati, mantenendo però costi davvero irrisori (da 9 euro a notte). Inoltre la Macedonia è uno dei pochi posti al mondo in cui non si trova nemmeno un McDonald’s. Sono stati tutti chiusi nel 2013.

15. Borgogna, Francia

Ultimamente ci sono stati alcuni cambiamenti nella nuova generazione di viticoltori e albergatori: il marchio di lusso LVMH, ad esempio, ha acquistato la tenuta Grand-Cru di Clos Des Lambrays, vicino al villaggio di Morey-St-Denis, segnando l’entrata in un’area costellata da vigneti di grande prestigio. Dijon debutta invece quest’anno con due nuovi progetti: Vertigo, l’apertura del Design Hotel a gennaio e una nuova spiaggia sul lago di Kir realizzata con oltre 300 tonnellate di sabbia importata. Infine, il pittoresco centro di Beaune continua ad attirare l’interesse con rassegne annuali come il Lumières de Beaune che prepara installazioni luminose e di grande effetto proiettandole sugli edifici del paese. I riflettori quest’anno sono puntati sulla Borgogna anche perché è candidata ad aggiungersi ai già presenti 39 siti Unesco francesi.

25. Georgia

La Georgia, afferma il New York Times, ha tutte le carte in regola per diventare la prossima destinazione europea enologica. Una lunghissima tradizione nella produzione del vino, centinaia di varietà d’uva e paesaggi meravigliosi sono solo alcuni dei motivi sostenitori della tesi. A contribuire poi a questo successo si aggiungono le tante enoteche sorte specialmente nella capitale, Tbilisi, e un mercato del vino che si situa nella regione orientale di Cachezia. Quest’anno vino e gastronomia saranno anche i protagonisti di numerose rassegne, come New Wine Festival e Tbilisi Cheese Festival.

26. Manchester, Inghilterra

Da ex polo industriale a meta sofisticata. Sembra essere questo il destino della città di Manchester che durante il 2015 sfornerà una serie di novità culturali, prime fra tutte il completamento della Whitworth Art Gallery, costato 15 milioni di sterline e comprendente anche un parco e un giardino artistico con sculture, la cui apertura è attesa per febbraio. Durante il periodo primaverile sarà invece il turno di HOME, l’investimento da 25 milioni di sterline per realizzare un cinema e un centro teatrale, mentre in autunno aprirà al pubblico la casa di Elizabeth Gaskell, famosa scrittrice del 19° secolo. Ma il New York Times ricorda che la cultura non è tutto: infatti a marzo verrà inaugurato, accanto allo stadio Old Trafford, l’Hotel Football.

28. Groenlandia

I turisti giungono in Groenlandia specialmente per vedere iceberg e ghiacciai, ma adesso anche i viaggi per terra (specialmente se trainati dai cani-slitta), diventano più attraenti. Ad esempio con un viaggio itinerante tra le fattorie situate tra i fiordi del sud dell’isola. Gli escursionisti possono camminare tra i percorsi delle fattorie vicino a Qaqortoq e Narsarsuaq, sperimentando pasti inediti (come la pelle di balena) e letti sicuramente molto rustici.

38. Alentejo, Portogallo

Ecco una nuova meta europea per chi è stufo della Toscana (o cerca all’estero qualcosa che le assomigli). Si chiama Alentejo ed è una regione del Portogallo, nuova meta chic che coniuga relax, gastronomia e ricercatezza, con nuove strutture che sbucano come funghi, caratterizzate da Spa che utilizzano trattamenti a base di vino, ristoranti stellati e suite dove trovare ogni comfort. Qualche nome? Malhadinha Nova e L’AND Vineyards, ad esempio.

41. Canton Vallese, Svizzera

Nel 2015 il Canton Vallese, sede della rinomata meta sciistica Zermatt, celebra la ricorrenza di due pietre miliari: il 150° anniversario della salita di Edward Whymper del Cervino e il 200° compleanno del cantone. Per rendere omaggio alle date sono in programma feste con spettacoli pirotecnici su 26 vette diverse, performance teatrali all’aperto e l’apertura di Cube 365, un hotel cubico dotato di una singola camera che si sposterà lungo un itinerario di 52 tappe. Inoltre nel 2014 ha aperto il nuovo museo del vino presso Salgesch che mette in mostra le varietà più inusuali della regione.

42. Île-de-France

Le novità sono iniziate nel 2012 con le Gallerie Gagosian a Parigi, spazio espositivo di oltre 17.000 metri quadrati, e le Gallerie Thaddaeus Ropac Paris Pantin. L’autunno del 2014 ha invece visto l’apertura della Fondation Louis Vuitton, a Bois de Boulogne (Parigi), progettata dall’architetto Frank Gehry. La collezione del museo sarà svelata in tre tappe, tra ottobre dello scorso anno e settembre di quello corrente, mentre per le installazioni sono state commissionate opere di diversi artisti, tra cui Ellsworth Kelly e Olafur Eliasson. Infine, la Grand Salle della Philharmonie de Paris, progetta da Jean Nouvel, aprirà quest’anno, in Parc de la Villette (19° arrondissement di Parigi).

48. Roma

Lo scorso anno, in occasione del bimillenario dalla morte di Augusto, i siti collegati al primo imperatore romano sono stati restaurati e riaperti al pubblico. A settembre ha riaperto ad esempio il Museo Palatino, custode di alcune delle più straordinarie testimonianze dell’epoca augustea, ampliando il percorso archeologico con la Casa di Augusto e la Casa di Livia, luoghi per eccellenza dell’imperatore e della sua famiglia. Restaurata anche la Piramide di Caio Cestio, unico monumento superstite di una serie presente nella capitale nel I secolo a.C., quando a Roma si diffuse l’edilizia funeraria dopo la conquista dell’Egitto nel 31 a.C. Il Progetto Domus Aurea, aperto lo scorso ottobre, sarà invece visitabile fino al prossimo 8 marzo. Si tratta del cantiere che sta seguendo i lavori di ristrutturazione e consolidamento della residenza voluta da Nerone dopo l’incendio del 64 d.C., progettata dagli architetti Severo e Celere. Infine è prevista per il prossimo autunno il completamento della ristrutturazione della Fontana di Trevi, finanziato da Fendi, sotto il progetto conosciuto come “Fendi for Fountains” .

49. Cáceres, Spagna

È capitale spagnola gastronomica del 2015, Cáceres, perla Unesco nella Spagna centro-occidentale, considerata importante centro di architettura civile e religiosa per lo stile rinascimentale spagnolo, caratterizzato ancora dalle antiche mura. Il risveglio culinario è partito dall’apertura di Atrio, moderno hotel il cui ristorante ha conquistato due stelle Michelin, inserito in un edificio storico in pietra nella città vecchia. L’apertura del locale ha stimolato i ristoratori della città ad alzare il livello e a puntare a una maggiore qualità. E c’è da scommetterci, dice il New York Times, che la nomina a capitale gastronomica contribuisca a far fiorire ancor di più il settore.

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