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Le località africane da visitare nel 2017 secondo il New York Times

 di Chiara Corti

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Sono 5 le località del continente africano che vale la pena visitare nel corso dell’anno secondo il New York Times, come riportato nella classifica ”52 places to go”. Al quinto posto c’è il Botswana con il nuovo Duba Plains Camp nel delta dell’Okavango, all’undicesimo Marrakesh dove visitare dall’autunno il museo dedicato ad Yves Saint Laurent, al diciannovesimo il Madagascar con le sue spiagge e la ricca fauna, dove è possibile soggiornare in strutture eco-friendly di lusso, al 27esimo il Gabon grazie ai miglioramenti in corso per facilitare il turismo, al 47esimo la regione centrale del Kenya di Laikipia, dove sorgono le suite della spettacolare proprietà di Arijiju. Ecco tutti i dettagli, con i consigli di OF su quando andare e cosa vedere.


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Botswana

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Il deserto del Kalahari

Al quinto posto della classica tra le località da visitare nel corso dell’anno spicca il Botswana. Chi ha visto negli ultimo 30 anni almeno un documentario sulla fauna africana – suggerisce il New York Times – conoscerà probabilmente i registi Dereck e Beverly Joubert, che ne hanno curati buona parte. In primavera saranno proprio loro, noti esploratori del National Geographic che risiedono in Botswana, insieme alla compagnia Great Plains Conservation, ad inaugurare Duba Plains Camp, un campo tendato di lusso costruito in un terreno privato di 77.000 acri nel delta dell’Okavango, dove vivono numerosi leoni, elefanti e specie del Botswana settentrionale come l’antilope Lechwe rossa. Si potrà partecipare a safari sull’acqua (quando il livello lo consente) e si potrà avere qualche chance di vedere i discendenti di Ma di Tau, la star di "The Last Lions”, documentario del 2011.

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Le cascate Vittoria, appena oltre il confine con il Zimbabwe

Quando andare. Il periodo migliore per un viaggio in Botswana va da aprile/maggio ad agosto/settembre, quando il caldo non è eccessivo, il clima è secco e gli animali selvatici non si allontanano mai molto dalle pozze d’acqua, così da poterli trovare con maggiore facilità se si effettua un safari. L’escursione termica tra il giorno e la notte, in questi mesi, è piuttosto elevata. Il periodo migliore per il bird watching va invece da novembre ad aprile, nel momento in cui gli uccelli migratori fanno ritorno e le piante sono rigogliose. Giugno, inizio luglio e la seconda metà di settembre sono i momenti più tranquilli dell’anno, in cui l’afflusso di turisti non è elevato. Da vedere il deserto del Kalahari, il sito archeologico di Tsodilo, patrimonio Unesco, verso il confine con la Namibia, e le cascate Vittoria, appena oltre il confine con il Zimbabwe.


Marrakesh – Marocco

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La moschea e i giardini di Koutoubia

Spetta l’undicesimo posto all’affascinante città marocchina di Marrakesh. Il motivo che la rende meta consigliata nel 2017 dal NYT è l’inaugurazione, in autunno, di un nuovo museo dedicato ai lavori dell’icona della moda Yves Saint Laurent, all’interno del quale si potranno ammirare migliaia di schizzi, capi moda e accessori. La struttura, di ben 43.000 piedi quadrati, è adiacente al Jardin Majorelle, che celebrerà quest’anno il suo 60° anniversario come giardino pubblico (Saint Laurent l’ha salvato dalla demolizione). L’attrazione più visitata ospita anche un museo dedicato alla cultura berbera e la residenza privata del progettista, Villa Oasis.

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Il Palazzo della Bahia

Quando andare. Primavera (da marzo a giugno) e autunno (da settembre a novembre) rappresentano il periodo migliore per un viaggio rilassante e culturale a Marrakesh, con temperature sui 20-25°. A giugno si segnala inoltre il Festival del Folclore. Da novembre iniziano ad intensificarsi le piogge e in inverno il clima è fresco, anche se la stagione permette di godere della città con una scarsa frequentazione da parte di turisti. Da programmare nella tabella di marcia del viaggio, oltre a una visita al museo e al Jardin Majorelle, una passeggiata e un po’ di shopping nei souk, una sosta in piazza Jamaa El Fna, visite alla vecchia scuola coranica Medersa Ben Youssef, al Palazzo della Bahia, alla moschea e ai giardini di Koutoubia. Naturalmente soggiornando in un riad della Medina e prendendosi qualche ora per un hammam.



Madagascar

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I grandi baobab che punteggiano il territorio del Madagascar

Il Madagascar, a seguito della stabilizzazione interna seguita alle elezioni del 2013, sta attirando numerosi turisti grazie alle sue spiagge, alla giungla e alle scogliere che lo contraddistinguono. Lemuri e camaleonti sono tra le attrazioni più rinomate di quest’isola al largo della costa orientale dell’Africa, di dimensioni pari alla Francia, che il NYT posizione al diciannovesimo posto della sua classifica. Gli squali balena e le megattere ne popolano il mondo sottomarino, grandi baobab punteggiano il territorio e oltre il 90 per cento dei mammiferi dell’isola non si possano trovare in nessun’altra parte del mondo. Si può alloggiare in strutture eco-friendly di lusso come il nuovo Miavana oppure nella foresta pluviale al Masoala Forest Lodge.

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Il Parco nazionale di Masoala

Quando andare. Il periodo migliore per visitare il Madagascar va da aprile a ottobre, mentre da novembre a marzo si scatenano le piogge con possibili cicloni e uragani. Oltre alle spiagge incontaminate, come quelle dell’isola di Nosy Boraha – Sainte Marie, circondata dalla barriera corallina, e di Nosy Be, nota località turistica a nord-ovest, dove si nascondevano i pirati, sono certamente da organizzare tour nei parchi nazionali: Ranomafana, dove ammirare i lemuri, Isalo, il Parco della Montagna d’Ambra, Andohahela, Marojejy. Da non perdere l’Avenue des Baobab che collega Morondava con Belo Sur Tsiribinhina, lunga 198 km. Da vedere anche la città di Antsiranana e la capitale, Antananarivo, caratterizzata da un paesaggio dominato da risaie a terrazza.


Gabon

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Loango National Park

Cultura e natura mozzafiato senza un turismo di massa caratterizzano anche il Gabon, al 27esimo posto secondo il NYT. Ippopotami che si muovono tra le onde, elefanti che passeggiano sulle dune di sabbia, gorilla, mandrilli, tartarughe marine e balene sono tra le specie che qui si possono ammirare. Il Gabon, Paese africano politicamente stabile, non figura su molte guide turistiche, in gran parte a causa della sua mancanza di infrastrutture. È ancora oggi impegnativo spostarsi al suo interno e gli alberghi sono rari, ma il governo si sta muovendo. Negli ultimi cinque anni ha migliorato l’aeroporto internazionale del Paese, introdotto la possibilità di presentare una domanda di visto online, ha istituito un parco nazionale in una riserva protetta e quasi completato una strada costiera nazionale. Nel 2016 ha riaperto Loango Lodge, struttura situata presso il principale punto di accesso al Parco Nazionale Loango, ed è stato riattivato un progetto relativo ai gorilla. Quest’anno saranno aperte altre due strutture nei pressi dei parchi nazionali Langoue Bai e Lope.

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Le spiagge di Port-Gentil

Quando andare.Da maggio a settembre: questo è il periodo migliore per un viaggio in Gabon, durante la stagione secca, mentre il resto dell’anno è caratterizzato da giornate caldissime e afose con piogge notturne. Nelle zone interne la stagione secca va da giugno ad agosto. Da visitare sono certamente i numerosi parchi nazionali, come Lope con le sue foreste e savane, il Pongara con le mangrovie e quello di Waka, punteggiato da montagne. Da vedere anche la capitale Libreville, costruita nel 1849 e che deve il suo nome al fatto che vi vennero ospitati gli schiavi nel momento in cui acquisirono la libertà. Qui si possono visitare il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni, il Palazzo Presidenziale e la chiesa di San Michele. Altra città da visitare è Port-Gentil, sull’isola di Mandji, dotata di belle spiagge e strutture deputate al divertimento. Una sosta la merita infine il Lake District.

Laikipia – Kenya

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Borana Conservancy, Kenya

Il Borana Conservancy, nella regione centrale del Kenya di Laikipia, che il NYT inserisce al 47esimo posto della sua classifica, fa parte di un’area protetta di 90.000 acri dedicata ad elefanti, leoni e ghepardi, specie maggiormente carismatiche della fauna locale. I safari e le strutture dove è possibile alloggiare abbondano, ma il NYT segnala in particolare una nuova spettacolare proprietà, Arijiju, aperta nel 2016 e composta da 5 suite. Accompagnati da guide, è possibile prendere parte ad escursioni, provare la pesca a mosca, il trail running, fare equitazione e cimentarsi in percorsi in altezza sulle cime degli alberi. La regione è nota anche in quanto sede dei Samburu e dei Masai, tribù dalla cultura affascinante.

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Laikipia

Quando andare. L’alto periodo turistico del Kenya copre i mesi di gennaio e febbraio, stagione secca. I mesi tra giugno e settembre sono comunque buoni per un safari, mentre tra marzo e maggio è periodo di piogge. Lungo la costa il clima è mite tutto l’anno, gli unici mesi da evitare sono aprile/maggio e novembre/dicembre. Qualche chicca del Paese, al di là della regione di Laikipia, per chi ha tempo di trascorrerci un paio di settimane, è rappresentata dall’Amboseli National Park, dal grandissimo Tsavo National Park, più ad est, dal Lago Nakuru, dove ammirare i fenicotteri rosa, e il Lago Turkana (o Rodolfo) a nord, fino alla cima più elevata del Paese, il Monte Kenya, alto 5.199 metri. Da vedere la riserva faunistica di Masai Mara e la capitale Nairobi.

Botswana

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