logo-mini

Ci vado o non ci vado? 6 motivi per dire sì all’Expo

SOMMARIO

Un tema di grande impatto, 145 Paesi con proprio padiglione che lo interpretano, un Supermarket del futuro dove interagire con robot, un padiglione (quello austriaco) con una vera foresta e un percorso tematico sulla biodiversità e i paesaggi italiani. Per il New York Times è bastato l’Expo a incoronare Milano meta mondiale del 2015, grazie anche alle opere di riqualifica urbana e agli oltre 7.000 eventi in programma. Ecco 6 motivi per dire sì all’Expo

Offerte Speciali
Amazon per Oftravel









Ci vado o non ci vado? 6 motivi per dire sì all’Expo

Per il New York Times è grazie a Expo che Milano vince su tutti, meritandosi il titolo di meta turistica dell’anno, rinominata dall’autorevole testata come “città rinnovata che accoglie il mondo”. Expo sarà anche l’occasione per scoprire cosa mangeremo nel futuro (forse insetti?) ed esplorare i padiglioni più affascinanti. 145 quelli dei paesi partecipanti che interpretano, ciascuno a modo proprio, un tema di grande effetto: nutrizione e sostenibilità.

Per leggere invece i 6 motivi per cui non andare, clicca su:
Ci vado o non ci vado? 6 motivi per dire no all’Expo

Ecco, quindi, perchè andare:

1- Per il tema
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” . È questo il tema di Expo 2015 che punta ad affrontare una delle più grandi e tristi contraddizioni dei nostri tempi: 870 milioni di persone vivono in condizioni di malnutrizione, circa 2,8 milioni dei decessi mondiali sono causati da malattie legate a obesità e sovrappeso e ogni anno oltre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Da qui la necessità di formulare scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e tecnologie all’avanguardia. 145 Paesi interpretano quindi il tema del cibo inteso come cultura, innovazione e sostenibilità, con proprio padiglione o riuniti in 9 Cluster, spazi che comprendono quelle nazioni accomunate dalla stessa produzione di uno specifico alimento. Il tema è quindi di grande impatto e sarà interessante scoprire come ogni nazione partecipante interpreterà il filo conduttore della manifestazione.

2- Per scoprire cosa e come mangeremo nel futuro
Tra le varie aree tematiche, il Future Food District è probabilmente la più curiosa. È il padiglione, realizzato da Coop con Carlo Ratti (direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology), dedicato agli scenari futuri inerenti alla filiera di produzione degli alimenti e del loro consumo. Punto cardine del padiglione il Supermarket del futuro, con schermi tattili e display interattivi, dove i visitatori potranno provare in prima persona l’esperienza di acquisto. Grandi corsie mostrano le varie fasi di lavorazione dal prodotto grezzo a quello finito, mentre gli alimenti si trovano disposti su ampi tavoli invece che sugli scaffali e basta sfiorarli per leggere su grandi schermi la loro storia e le informazioni di etichetta. Accanto al negozio si situa l’Exibithion Area che mostra quali saranno gli alimenti del domani, partendo da alcune proposte derivanti dalle 1.900 specie di insetti commestibili. Nell’area Cucina si può poi sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie con l’aiuto di chef professionisti. Infine, oltre al personale, si farà la conoscenza di anche YuMi, robot in grado di interagire con le persone.

3- Per visitare i padiglioni più incredibili
Sono 145 i Paesi che a Expo partecipano con un proprio padiglione che sarà lo specchio della loro interpretazione sui tematiche quali alimentazione e politiche sostenibili. Ognuno caratterizzato da un allestimento diverso, il loro primo biglietto da visita sarà la struttura esterna. E già da ora circolano i nomi di chi presenterà il padiglione più stupefacente. Tra questi compare ad esempio l’Austria con un padiglione dedicato all’elemento aria, attraverso l’allestimento di un bosco che sarà in grado di produrre ossigeno per 1.800 persone all’ora. Il Brasile potrà contare su uno spazio espositivo tra i maggiori (oltre 4.000 mq), intitolato “Sfamare il mondo con soluzioni” dove mostrerà le possibilità in fase di studio per aumentare e diversificare la produzione alimentare; la Cina vanta il secondo padiglione più grande (dopo quello della Germania) con una struttura che riproduce delle “onde di grano” e presenta un viaggio nella sua cultura, fra tradizioni millenarie e progressi compiuti nella sostenibilità, seguendo come filo conduttore il rapporto tra uomo e natura. E ancora: il padiglione di Oman, una gigantesca costruzione segnata da giardini e corsi d’acqua; quello di Israele, un viaggio nell’ingegneria agricola; di Francia, uno spazio concepito come un grande mercato all’aperto e degli Emirati Arabi, con pareti increspate alte 12 metri che vanno a ricreare le dune di sabbia dei deserti, culminando in un’oasi, area dedicata a Expo Dubai 2020.

4- Per esplorare la biodiversità italiana
8.500 metri quadrati, un grand tour tra i paesaggi italiani più rappresentativi e un teatro con un calendario di incontri, lezioni e conferenze per sei mesi. È il Biodiversity Park, l’area nata con la partnership di BolognaFiere che racconta e valorizza le eccellenze ambientali, agricole e agroalimentari in Italia, descrivendone l’evoluzione e la salvaguardia. Lo spazio si realizza tra percorsi esterni e interni: tra quelli esterni un parco che attraverso un itinerario di cinque tappe, mostra il patrimonio paesaggistico italiano e una mostra che illustra la storia della biodiversità che può essere letta dal passato al futuro o viceversa, attraverso un percorso di geometria circolare. All’interno si inserisce invece il Padiglione del biologico e del naturale, cuore del Biodiversity Park e strutturato in 6 aree tematiche, che mostra la produzione di filiera dell’agricoltura eco e sostenibile.

5- Per visitare Milano e i dintorni
Durante il semestre di Expo, l’offerta culturale di Milano sarà vastissima. Oltre 7.000 gli appuntamenti in agenda, scanditi da un calendario (quello di Expo in Città) che li organizza attraverso 10 parole chiave e 6 icone. Tra le mostre, tanta è l’attesa attorno a quella dedicata a Leonardo, dal prossimo 15 aprile a Palazzo Reale, seguita dal 2 settembre da “Giotto. L’Italia”. Le Gallerie d’Italia ospiteranno invece le opere di Francesco Hayez, mentre per la prima volta saranno esposti assieme i due dipinti di Perugino e Raffaello rappresentanti lo stesso tema, all’interno della mostra intitolata “Perugino e Raffaello. Sposalizio della Vergine. Dialogo tra maestro e allievo”. Gli eventi non si fermeranno comunque alle mostre. Tra i più attesi anche l’ultima tappa del Giro d’Italia e la World Fair Trade Week. Come sottolineato anche dal New York Times (che ha eletto Milano meta del 2015) l’Expo sarà inoltre un’occasione per vedere la città con aree completamente riqualificate, come quella della Darsena e di Piazza XXIV Maggio. Tanto che il celebre quotidiano statunitense la ribattezza come “città rinnovata che accoglie il mondo”. Infine, sottolinea il NY Times, a prescindere dall’Expo, un viaggio nella capitale della moda è un ottimo pretesto per lasciarsi tentare dalla cucina del posto (dove trovare qualsiasi proposta a livello regionale) e immergersi nella sua vibrante atmosfera.
Il capoluogo lombardo può anche essere il punto di partenza per visitare città più o meno vicine, come Torino, Mantova, Venezia e Bologna oppure il “pretesto” per organizzare una vacanza itinerante alla scoperta delle bellezze italiane. Non dimenticare quindi di monitorare l’offerta degli eventi nei dintorni. A Torino ad esempio si svolge dal 14 al 18 il Salone Internazionale del libro, a Mantova il Festival della Letteratura dal 9 al 13 settembre. A Venezia invece, Aquae Venezia 2015 è l’evento collaterale a Expo, dedicato totalmente all’acqua.

6- Per gli sconti (se si risiede all’estero)
Il pacchetto “Made of Italians” propone una serie di agevolazioni per gli italiani residenti all’estero, come ad esempio lo sconto del 25% sul biglietto. Diversi i partner che hanno aderito al programma, come Alitalia e Trenitalia che propongono tariffe dedicate, Best Western (20% di sconto sul soggiorno) e Starhotels (15% di sconto).

© Of-Osservatorio finanziario - riproduzione riservata

StrumentiFoto, Video,
Cartine, Street View

La Cartina interattiva. I Video. Le Foto. La Street View, per essere già lì, nei luoghi e per gli Eventi in cui si parla nell'articolo.

Cartina

Foto/Video

Street View



Expo su Instagram