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10 Regioni da sognare nel 2017

 di Lucia Ancilotti

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Visitare l’ultimo rifugio degli incas in fuga dai conquistadores spagnoli, in Peru. Esplorare la selvaggia e lussureggiante regione di Taranaki, nella parte occidentale dell'isola del Nord in Nuova Zelanda. E, ancora, ammirare i ghiacciai della Patagonia cilena che si riflettono in splendide lagune blu. Oppure assaporare il fascino pittoresco del litorale dello stato della Georgia, negli USA, dove il tempo sembra essersi fermato. Come ogni anno, anche per il 2017, gli esperti di Lonely Planet sono tornati a proporre le mete imperdibili per un tour al di fuori dalle tradizionali rotte del turismo di massa, alla scoperta di itinerari inconsueti tra templi cinesi incastonati nella roccia, in Malesia, e monasteri cristiani su remoti isolotti al largo delle impervie coste irlandesi. Ecco le 10 regioni da visitare il prossimo anno e perché vale la pena andarci. Con qualche indicazione su come organizzare il viaggio.



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Choquequirau, Perù

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Una vista panoramica della città perduta di Choquequirau

Fu l’ultimo rifugio degli incas in fuga dai conquistadores spagnoli dopo l'assedio di Cusco nel 1535. Le rovine dell'antica città di Choquequirao sorgono a 3085 metri sopra al livello del mare, tra le cime della catena montuosa di Salkantay, nella provincia di La Convención, nella parte della regione di Cusco che sovrasta la valle del fiume Apurímac. Molto meno affollate di turisti rispetto alla "sorella" Machu Picchu, sono ancora largamente inesplorate. Si stima infatti che solo il 30% dell'antico centro urbano sia stato portato alla luce, mentre il resto della città giace ancora sepolto nella ricca vegetazione peruviana. Attualmente, quindi, si possono visitare terrazzi posti su diversi livelli secondo la tradizione Inca e edifici ben conservati tra cui risaltano il centro politico-religioso, il sistema di canali con sorgenti e acquedotti di acqua potabile, e le Portadas. Attorno ad una piazza centrale, poi, sorgono un tempio, gli edifici amministrativi e i quartieri aristocratici.

Un dettaglio delle rovine di Choquequirau

Quando andare. Per raggiungere la città è necessaria un'escursione di circa 4 giorni di cammino, a piedi o accompagnati dalle guide locali a cavallo. Non ci sono bus che permettano di raggiungere l'area. E il sentiero, in certi punti, soprattutto negli ultimi 11 km diventa molto impervio. Si può partire da Cuzco o Abancay, mentre dalla località di San Pedro de Cachora è possibile intraprendere il cammino di 31 km. Meglio quindi escludere un viaggio durante la stagione delle piogge, da dicembre a marzo. Dal 2017, però, il sito archeologico diventerà molto più facilmente raggiungibile. Tra qualche mese, ma ancora non si sa la data precisa (dipenderà da eventuali lungaggini burocratiche), infatti, entrerà un funzione la nuova funivia che, in soli 15 minuti di tragitto, sarà in grado di trasportare fino a 3.000 visitatori al giorno.





Taranaki

Nuova Zelanda

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Il monte Taranaki

Solo il 2% dei visitatori stranieri che sbarcano in Nuova Zelanda decide di includere questa regione nel suo tour. Ed è proprio il fatto di essere esclusa completamente dalle rotte del turismo di massa a rendere Taranaki, una delle 16 regioni della Nuova Zelanda, situata nella parte occidentale dell'Isola del Nord, una delle più interessanti da visitare. La zona prende il nome dal Monte Taranaki, il vulcano "dalla forma perfetta" che sorge nel Parco Nazionale di Egmont, all'interno di un'area protetta che offre una rete molto estesa di sentieri per le escursioni che si sviluppano intorno alle splendide cascate Dawson in mezzo a pianure lussureggianti intervallate da cittadine rurali. All'interno del National Park, poi, sta nascendo un nuovo sentiero escursionistico che mira a diventare uno dei più spettacolari del paese. Mentre, la Lonely Planet segnala che proprio all'interno di questa regione remota è stata inaugurata una nuova galleria d’arte dedicata all'artista anticonformista Len Lye.

Le Cascate Dawson

Quando andare. Il periodo migliore per visitare questa porzione della Nuova Zelanda sono i mesi estivi che vanno da novembre e aprile. In questa stagione, infatti, le temperature sono abbastanza elevate, mentre le piogge scarse e le lunghe ore di luce permettono di godere delle suggestive spiagge di sabbia nera della regione e di esplorare il parco nazionale e i suoi sentieri. Per chi avesse tempo, poi, vale una visita anche la cittadina di New Playmouth, capoluogo della regione e dell'omonimo distretto, e il vicino Pukekura Park dove, tra metà dicembre e fine gennaio si svolge il Festival of Lights.

Azzorre, Portogallo

Le cascate sull'isola di Flores

Non sono ancora state invase dal turismo di massa, ma la percentuale di visitatori è in costante crescita. Ecco perché, secondo gli esperti di Lonely Planet, questo incontaminato arcipelago di origine vulcanica situato nel cuore dell'oceano Atlantico vale una tappa nel 2017. Prima che orde di turisti rendano le 9 isole che lo compongono troppo affollate. Il paesaggio e le bellezze naturali sono molto varie: ci sono lussureggianti vulcani, villaggi portoghesi di origine medievale, antichi crateri occupati da laghi, imponenti scogliere nere che si stagliano nelle acque dell'oceano e sorgenti termali di acque sulfuree. Sao Miguel è la più grande e la più metropolitana. Mentre a Pico, dominata dal vulcano che è anche cima più alta dell'arcipelago e di tutto il Portogallo, si può ammirare il paesaggio vinicolo, incluso dal 2004 nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, e caratterizzato da splendidi filari di vigneti separati tra loro da muretti di roccia lavica.

Uno dei suggestivi laghi che si sono formati nei crateri delle isole Azzorre

Quando andare. Le isole Azzorre sono caratterizzate da un clima mite subtropicale, fresco per molti mesi e piacevolmente caldo in estate, con medie stagionali che, anche nella stagione più calda, difficilmente superano i 30°. Meglio quindi prevedere un viaggio a luglio e agosto, quando le temperature consentono di godersi anche la bella vita da spiaggia. Ma se si vuole fare il bagno nell'oceano meglio prenotare a settembre: le temperature delle acque sono più calde rispetto ai mesi precedenti, e anche se è più probabile incontrare giorni di pioggia, tuttavia le medie stagionali sono ancora abbastanza elevate.






Galles del Nord

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L'acquedotto di Pontcysyllte Patrimonio Unesco

La regione non ufficiale più a nord del Galles, conosciuta come North Wales, ha un aspetto tipicamente rurale, con valli coltivate che si intervallano tra le molte montagne, e due dei tre Patrimoni dell'umanità dell'Unesco del Galles. L'Acquedotto di Pontcysyllte, navigabile, è stato completato nel 1805, ed è il più lungo ed alto di tutta la Gran Bretagna. Mentre i Castelli e le mura cittadine di Re Edoardo a Gwynedd, risalenti al tredicesimo secolo, sono un esempio ben conservato di architettura militare e si trovano nell'area gallese di Gwynedd. Ma oltre alle bellezze storiche e culturali la regione ha molto da offrire. Soprattutto perché, nel corso degli ultimi anni, ha saputo reinventare se stessa trasformandosi nella zona ideale per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta. Nell'entroterra è stata costruita, per esempio, una laguna artificiale per gli amanti del surf, Surf Snowdonia, dove una macchina è in grado di creare le onde da surf artificiali più lunghe del mondo. Mentre, per gli amanti dell'avventura, c'è lo Zip World: la zip-line più lunga d'Europa.

Il Surf Snowdonia che produce le onde per fare surf più lunghe d'Europa

Quando andare. Se si vuole evitare la folla di turisti del periodo estivo, in linea generale è meglio prevedere un viaggio in Galles in primavera o in autunno. Ma bisogna ricordare che il clima della regione è fortemente influenzato dal vicino oceano Atlantico, ed è caratterizzato quindi da elevata nuvolosità, alti tassi di umidità e molto vento. Se invece si vuole godere delle sei spiagge di Anglesey che hanno conquistato la Bandiera Blu, è meglio prenotare ad agosto, quando le temperature sono più elevate e i giorni di pioggia meno frequenti. In questo mese, poi, si svolge ogni anno il Menai Seafood Festival, la fiera enogastronomica che celebra il patrimonio culinario costiero del Galles del Nord. Nelle oltre 100 bancarelle si potranno gustare alcuni dei migliori prodotti locali che la zona ha da offrire e assistere a una serie di dimostrazioni di cucina con alcuni degli chef più acclamati della zona.



Australia meridionale

Lo skyline di Adelaide, la capitale

Nel 2017 la nave passeggeri Queen Mary 2 inserirà l'Australia meridionale nel suo programma di viaggio, permettendo a un maggior numero di turisti di scoprire le bellezze naturalistiche dello stato australiano, ancora tipicamente rurale e caratterizzato da spiagge poco affollate e filari di vigneti. Tra le sue bellezze, vale una visita la capitale, Adelaide, conosciuta anche come la città delle chiese, circondata da una vasta area destinata alla coltivazione della vite. Mentre, a Kangaroo Island (letteralmente: l'Isola dei canguri) si possono scorgere canguri, wallaby e colonie di leoni marini che, si stima, rappresentino qui circa il 10% della popolazione mondiale.

Una delle spiagge di Kangaroo Island

Quando andare. Il clima dell'Australia Meridionale varia da caldo e secco nell'entroterra a mite e umido nel sud e nelle regioni costiere. Di solito Adelaide ha inverni miti e umidi ed estati calde e asciutte. Meglio quindi prevedere un viaggio durante l'estate, da dicembre a febbraio, se si preferisce godere della vita da spiaggia. Ma se si pianifica un tour in marzo ad Adelaide si può trovare, come suggerisce la Lonely Planet, un ricco calendario di eventi artistici e sportivi, tra cui l’Adelaide Festival, l’Adelaide Fringe, il WOMAdelaide e la corsa automobilistica Clipsal 500.




Aysén, Cile

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Il ghiacciaio di San Rafael

È l'ultima frontiera della Patagonia cilena, caratterizzata da un paesaggio estremo in cui si alternano foreste pluviali, fiordi immersi nella nebbia, pampas e lagune. La regione di Aysén, nel Cile meridionale, è una meta poco battuta dalle rotte del turismo di massa: per arrivarci c'è un'unica strada non asfaltata. Ma è in fase di trasformazione, con nuovi itinerari verso i ghiacciai e numerose riserve naturali che a breve, spiegano da Lonely Planet,verranno dichiarate parchi nazionali. Da non perdere, poi, una sosta nei paesini remoti della regione dove è possibile gustare una vasta selezione di birre artigianali. Tra le meraviglie del luogo, vi è il ghiacciaio San Rafael, a 1500 chilometri a sud di Santiago, la capitale del Cile: un muro di ghiaccio che si estende per due chilometri per più di 200 metri di altezza riflettendosi nelle acque dell'omonima laguna.

Il monte Cerro Castillo e l'omonima laguna

Quando andare. La regione cilena è caratterizzata da un clima oceanico, con basse temperature, precipitazioni abbondanti e forti venti. Il periodo migliore per visitare la zona, dunque, è quello compreso da dicembre a marzo quando le temperature sono abbastanza elevate da consentire di svolgere varie attività all'aperto. In questa stagione le medie stagionali raggiungono picchi di temperatura che di solito non si discostano dai 23°.

Isole Tuamoto

Polinesia Francese

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Una veduta panoramica dell'atollo di Rangiroa

Nel 2017 verrà inaugurata una nuova imbarcazione che permetterà di pernottare a bordo e di fare immersioni al largo delle splendide Isole Tuamotu, nella Polinesia Francese. Il luogo ideale per le immersioni subaquee, con siti destinati alla pratica di questo sport in continuo aumento. L'arcipelago delle Isole Tuamotu rappresenta la più grande catena di atolli nel mondo, occupando un'area dell'Oceano Pacifico grande quanto tutta l'Europa Occidentale. Una delle mete più conosciute è l’atollo di Rangiroa, caratterizzato da spiagge di sabbia bianca finissima e una brulicante vita sottomarina. A Tikehau ci si può sdraiare su splendide spiagge di corallo. Mentre a La Passe de Tumakohua, a sud di Fakarava, durante la marea ascendente si possono avvistare gli squali grigi che si concentrano nel canale.

Tikehau visto dall'alto

Quando andare. Nell'arcipelago della Polinesia Francese l'estate splende tutto l'anno. Il clima che caratterizza le Isole Tuamotu, infatti, può essere classificato come tropicale caldo, senza grandi variazioni termiche tra le stagioni e con temperature medie che, per quasi tutto l'anno, si aggirano intorno ai 26 °C. Anche se, chi è interessato a fare immersioni è meglio che eviti di prenotare da giugno ad agosto: in questi mesi soffiano gli alisei e il mare può risultare, talvolta, molto mosso.


Costa della Georgia

USA

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La città di Savannah, nello stato della Georgia

Un viaggio on the road alla scoperta della zona costiera della Georgia, negli Stati Uniti, partendo da Savannah, la città del Sud contraddistinta da un susseguirsi di splendide residenze ottocentesche, alcune costruite ancora prima della Guerra Civile, per poi proseguire alla scoperta di un litorale in cui si alternano pittoresche cittadine e isole selvagge. E' questo, secondo Lonley Planet, uno degli itinerari imperdibili per il 2017. Ancora poco frequentato dai turisti, ma sicuramente oggetto di maggior interesse a partire dal prossimo anno: è questa infatti la location scelta da Hollywood per girare il reboot del celebre telefilm di guardaspiaggia Baywatch. Tra le isole costiere in cui fare tappa si segnalano St Simons Island e Jekyll Island. Mentre, dalle parti di Savannah, vale una gita la Wormsloe Plantation: la tenuta fu creata da uno dei fondatori della colonia della Georgia, e oggi è un museo dedicato alla vita coloniale

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La Wormsloe Plantation oggi è un museo sulla vita coloniale

Quando andare. Sebbene il clima non sia un impedimento in nessuna stagione dell'anno, è preferibile prenotare durante la primavera, da marzo a maggio. In questi mesi, infatti, le temperature miti consentono di godersi appieno le escursioni sulle bellissime isole del litorale, senza incappare nell'eccessiva calura estiva, contraddistinta anche da un elevato tasso di umidità.



Perak, Malesia

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La Masjid Ubudiah dalla cupola d'oro a Kuala Kangsar

Il secondo stato più vasto della penisola di Malacca, Perak, in Malesia, sta conoscendo una nuova primavera. La Ong Ecomy, insieme a proprietari di guesthouse e alle guide turistiche di Pulau Pangkor sta iniziando a proporre nuovi itinerari nel rispetto della natura e dell'ambiente, con passeggiate naturalistiche e visite ai villaggi. La capitale, Ipoh, che dispone di una delle riserve d'acqua più vaste e pulite della Malesia, provenienti dalle cascate dei vicini Tanjung Rambutan, poi, è in continua espansione: nuovi caffè e boutique in stile vintage popolano le sue vie. Nella città vecchia si possono visitare gli edifici risalenti a prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Mentre, nelle vicinanze, sorgono molte grotte calcaree e il tempio cinese Sam Po Tong, costruito all'interno di un'enorme grotta. A Kuala Kangsar, invece, vale una sosta la Masjid Ubudiah dalla cupola d’oro e la residenza ufficiale del sultano del Perak.

Sam Poh Tong

Il tempio di Sam Poh Tong

Quando andare. In Malesia il clima è equatoriale, caldo, umido e piovoso tutto l'anno. Chi si reca a Pulau Pangkor, però, deve tenere presente che, nonostante il sole splenda praticamente tutto l’anno, è nei mesi che vanno da dicembre a febbraio che si può trovare il più alto tasso di umidità. Per gli appassionati di birdwatching, poi, consiglia Lonely Planet, il periodo ideale per una visita cade nei mesi di novembre e dicembre, quando si possono osservare gli uccelli migratori.


Skellig Ring, Irlanda

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La zona litorale della Contea di Kerry in Irlanda

È un'isola molto remota che si raggiunge solo via mare, imbarcandosi in uno dei pittoreschi villaggi del selvaggio litorale irlandese noto come Skellig Ring. Eppure, Skellig Michael potrebbe conoscere un incremento considerevole del turismo. E' qui, infatti, che è stato girato l'ultimo capitolo della saga di Star Wars . E la troupe hollywodiana tornerà per girare il tanto atteso sequel della trilogia. Questo isolotto, il più grande delle due isole Skellig, è situato a circa 17 km dalle coste del Kerry, in Irlanda, e si caratterizza per la presenza sulla sua sommità di uno straordinario monastero di origine cristiana. Costruito nel 588 ed eletto patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, però, il monastero rimane difficilmente accessibile: per accedervi è necessario salire 600 ripidi scalini di pietra.



Il monastero di Skellig Michael

Quando andare. Per visitare le isole Skellig è necessario utilizzare un'imbarcazione, con gite organizzate che sono in programma generalmente da aprile a ottobre. Ma se si desidera sbarcare sulla Skellig Michael e visitare il monastero bisogna tenere presente che le visite sono consentite solo da metà maggio ai primi di ottobre. Per gli amanti della natura, però, il consiglio di Lonely Planet è quello di programmare il tour da maggio a luglio quando non è raro avvistare molti pulcinella di mare.





Choquequirau, Perù

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