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La Torino per buongustai: gli indirizzi da segnarsi

SOMMARIO

In sintonia con il tema di Expo 2015, Torino è una città per buongustai. Se il Piemonte è una delle regioni italiane dove è maggiore l’attenzione per l’enogastronomia di qualità, Torino offre a turisti e visitatori così tante specialità da leccarsi i baffi! Per esempio, non tutti lo sanno, ma a Torino è nato l’aperitivo. Il prossimo sarà un elenco ricco di prelibatezze da assaggiare, con i ristoranti da non perdere. Buon appetito!

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La Torino per buongustai: gli indirizzi da segnarsi

Le piole di Torino

Quando vi capiterà di cercare un ristorante per mangiare a Torino, fate bene attenzione all’insegna “piola” . La piola infatti è la vera osteria della tradizione piemontese, dove gustare cibi semplici e genuini e stare in compagnia brindando con bicchieri di Dolcetto o Barbera. Le piole oggi continuano ad essere la meta preferita dei torinesi che vanno a cena al ristorante. A dire il vero il pasto di un piemontese doc inizia con la merenda sinoira, antenato dell’aperitivo. Originariamente in uso tra le famiglie contadine che facevano uno spuntino salato dopo il lavoro pomeridiano per riprendere le forze, era amato anche dai nobili che organizzavano soprattutto in estate delle merende sinoire da condividere con gli amici nelle ville in collina.

Il menù delle merende sinoire prevedeva alimenti facili da cucinare e da trasportare, magari da mangiare con le mani, esattamente come è oggi per i giovani che amano l’aperitivo. Non potevano mancare tomini elettrici, insalata russa, acciughe al verde, zucchine in carpione, uova sode con salsa rosa, peperoni arrosto sott’olio, frittate di tutti i generi, vitello tonnato, oltre naturalmente a salame e formaggio. Le stesse pietanze che trovate oggi nei più famosi locali per l’aperitivo in piazza Vittorio e nel quartiere di San Salvario. Anche ogni piola moderna che si rispetti inizia il suo menù fisso proprio da questa carrellata infinita di entrate per proseguire con gli agnolotti al sugo d’arrosto e il bollito misto di carne accompagnato dal bagnetto verde e per concludersi con il bunèt, dolce da veri intenditori a base di cioccolato, caffè, amaretti e nocciole.

Tra le piole in città che ancora oggi conservano lo spirito della tradizione, ecco qualche suggerimento:

Da Cianci - Largo 4 Marzo, 9/b. Nella intima piazza 4 Marzo a due passi dal Duomo, Cianci offre tutti i piatti della tradizione a un prezzo molto contenuto. Atmosfera anni ’70 e clientela giovane. Assolutamente necessario prenotare con anticipo!

Piola da Celso – Via Verzuolo, 40. Nel quartiere operaio di Borgo San Paolo, un ristorante storico a gestione famigliare. Non esiste menù, si mangia quello che c’è e i primi sono portati in tavola direttamente con la padella.

Antica Bruschetteria Pautasso – Piazza Emanuele Filiberto, 4. Nella cuore del quartiere del Quadrilatero Romano in un ambiente caldo a accogliete, da Pautasso si può gustare tutto l’anno la Bagna Caoda, anche nella versione senz’aglio per i palati più esigenti.

Bocciofila Crimea - Corso Moncalieri, 74. Alla Bocciofila Crimea non è necessario ordinare l’antipasto, lo si trova già al tavolo appena arrivati con tutti i vassoi incastrati uno sull’altro e appoggiati sopra le brocche di acqua e di vino. Nota speciale per l’arredamento sovrabbondante, ricco di brocche, lucine e composizioni floreali che pendono dal soffitto. Da vedere.

Decoratori e Imbianchini – Via Francesco Lanfranchi, 28. La collina torinese è una fonte inesauribile di piole. Tra le più accessibili anche con i mezzi pubblici, la sede è la stessa dove nel 1935 nacque la Società Anonima Cooperativa di Consumo e Mutua assistenza Borgo Po e decoratori e pittori d’appartamenti di Torino. Piacevole soprattutto d’estate, dove nel fresco dehor si può sfuggire alla calura della città.

Bere a Torino

A Torino non si può non bere vino piemontese. Dolcetto, Grinolino, Barbera e Ruchè sono i rossi più leggeri. Nebbiolo, Barbaresco e Barolo i più strutturati. Non tutti sanno che anche sulle colline intorno a Torino si produce un ottimo vino, è la Freisa di Chieri, perfetta per accompagnare due fette di salame oppure un fritto misto alla piemontese. Si trovano solo 5.000 bottiglie all’anno invece del vino di Villa della Regina (Strada S. Margherita, 79, Torino), vigneto a due passi da piazza Gran Madre, nel centro della città. La Villa della Regina è un palazzo del ‘600 circondato da un meraviglioso giardino all’italiana, orti e appunto una vigna che è stata recuperata nel 2008 e oggi produce dell’ottima Freisa doc.

Non di solo vino vivono però i torinesi. A fine pasto vi sentirete offrire un San Simone con ghiaccio, amaro tipico di questa città. Preparato su formula dell’Antica Officina Farmaceutica San Simone, trae il suo nome da un Confraternita di Monaci dell’11° secolo che risiedeva in contrada Dora Grossa, l’attuale via Garbialdi. Senza coloranti, è ottenuto da piante ed erbe selezionate che rilasciano un sapore caratteristico tra il dolce e l’amaro.

Dopo cena potrebbero proporvi di andare a bere un vermouth da Anselmo (via Belfiore 14/C), locale nel giovane quartiere di San Salvario che si è impegnato nel recupero di questa bevanda della tradizione torinese. A lungo ignorato dalle mode, il vermouth oggi è al centro di una tendenza che vuole riscoprire la ricetta originale di questa bevanda prodotta a partire dal 1854 con equilibrio tra vino moscato piemontese, erbe di montagna e agrumi. Il locale è impegnato nella vendita al dettaglio, ma anche nella produzione artigianale.

Negli ultimi anni Torino si è riscoperta città della birre artigianali. Finita l’epoca dei pub e delle birre di importazione, i mastri birrai piemontesi stanno riscoprendo le antiche tradizioni e propongono una varietà degna dell’Oktober Fest tedesca. Merito di Teo Musso, imprenditore poliedrico che ha esportato il suo modo di intendere la birra da Piozzo, piccolo paese delle Langhe in provincia di Cuneo, in tutta Italia. Per gli amanti di questa bevanda ambrata, sosta obbligata è l’Open Baladin in piazzale Valdo Fusi, dove al bancone si possono trovare oltre 30 varietà diverse in continua evoluzione a cui sono abbinati anche piatti semplici ma gustosi a base di carne e verdure.

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