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Tre itinerari alla scoperta di una insolita Toscana

 di Eleonora Riva e Lucia Ancilotti

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La Toscana è una delle regioni più amate per un break fuori-porta. E in questa insolita estate italiana, caratterizzata da un nuovo tipo di turismo “slow” e sostenibile alla riscoperta delle bellezze naturali della nostra terra, ha molto da offrire. Allontanandosi dalle tradizionali rotte del turismo di massa si ha, infatti, la possibilità di visitare zone suggestive che non hanno nulla da invidiare alle più rinomate e conosciute Val d'Orcia, Valle del Chianti e Maremma.

I 3 percorsi scelti da OFTravel passano attraverso uno dei più suggestivi paesaggi rurali della penisola, con boschi che contornano dorati campi di frumento prima di lasciare spazio a ordinate file di vigneti e uliveti. Si parte dall’Alta Valdera, la porzione di territorio che si sviluppa nella provincia di Pisa e arriva fino all’antico borgo di Volterra, dove attraversare le assolate strade del vino e dell’olio della provincia pisana che fanno da sfondo a una rinomata tradizione enogastronomica. Spostandosi nella Valle del Mugello, al confine con l’Emilia Romagna, con paesaggi collinari simili a quelli del Chianti, si sosta in alcuni dei borghi più belli d'Italia. Mentre per chi è alla ricerca delle radici storiche e culturali del nostro paese, vale la pena organizzare un itinerario nelle terre di Piero della Francesca, in un viaggio a ritroso nel tempo.


Alta Valdera

La porzione di territorio toscano che si sviluppa nella parte della provincia di Pisa solcata dal Fiume Era e nei pressi di Volterra, non ha nulla da invidiare alle più note Val d’Orcia e Val di Chiana. Questo territorio, noto ora come Parco dell’Alta Valdera, è stato a lungo conteso tra Firenze, Pisa e Volterra, e ha una campagna dai tratti molto affascinanti, dove boschi e dorati campi di frumento si alternano a vigneti e ordinati uliveti. E’ qui che sorgono borghi medievali tra i più famosi della regione, come Volterra appunto. Mentre le grandi attrattive ambientali e culturali si affiancano a una varietà enogastronomica tra le più rinomate, da provare nelle tante aziende agricole a conduzione per lo più familiare, dedite alla produzione di olio, vino e pietanze tipiche.

peccioli

Il borgo di Peccioli domina dall'alto la Valle dell'Era

Da qualche tempo, i comuni della zona stanno tentando di promuovere il loro territorio, facendosi portatori di un turismo “slow” che combini eventi culturali alla tutela sostenibile dell’ambiente, arrivando fino all'esaltazione dell’eccellenza culinaria. Da queste parti, quindi, è possibile percorrere le scenografiche piste ciclabili che costeggiano la campagna toscana, fare passeggiate nella natura o in sella a un cavallo lungo i sentieri segnalati e attraversare la Strada del vino delle Colline Pisane, fermandosi nelle tante cantine per degustare il Chianti delle Colline Pisane Docg, la Doc Terre di Pisa rosso o le diverse varietà della Doc Colli dell'Etruria Centrale e della Doc San Torpè.

Un itinerario alla scoperta di questa zona rurale parte da Peccioli. Il paese, che domina dall'alto della sua collina la Valle dell'Era lungo la direttrice che da Volterra conduce a Pisa, ha ottenuto la Bandiera Arancione dal Touring club e vanta una lunga tradizione agricola. Il suo centro caratteristico è tipicamente medievale, con stretti e ripidi vicoletti che conducono alla piazza centrale, dominata dall’antica chiesa romanica. Ma è anche un importante centro culturale: ci sono quattro musei (archeologico, di arte sacra, delle icone ortodosse, di incisioni e litografie contemporanee) ed è sede ogni anno di installazioni di artisti contemporanei.

rivalto

A Rivalto si trova il settecentesco santuario della Madonna del Carmine, completamente immerso nei boschi

Lajatico è famoso in tutto il mondo per essere il paese natio di Andrea Bocelli. Il piccolo borgo di Chianni vanta un territorio per lo più costituito da boschi di castagni di qualità superiore (e noti fin dall’antichità), terreni coltivati, vigneti e uliveti che si estendono nella valle compresa tra il fiume Era ed il fiume Fine. Mentre spostandosi nella piccola frazione di Rivalto vale la pena visitare il settecentesco santuario della Madonna del Carmine, completamente immerso nei boschi.

Nella zona del Valdarno Inferiore, alla confluenza del fiume Era, sorge Pontedera, che deve il suo nome al fatto che, nel Medioevo, era proprio qui che si trovava l’unico ponte sull'Era, rimasto per molti secoli l'unico punto di attraversamento del fiume e dunque passaggio obbligato per i viandanti tra Pisa a Firenze. Infine, non si può non prevedere una tappa a Volterra con il suo bellissimo centro storico medievale, perfettamente conservato, che consente di rivivere il suo glorioso passato.

volterra

Il borgo medievale di Volterra

La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, che si può acquistare nei tanti negozietti in città, infatti, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria) e fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile. Qui si possono ammirare importanti resti etruschi, come la Porta all'Arco, magnificamente conservata, e gran parte della cinta muraria costruita con blocchi di pietra locale. Recandosi all'Acropoli, si possono ammirare le fondamenta di due templi e numerosi ipogei che venivano utilizzati per la sepoltura dei defunti. Mentre sono più recenti e risalenti al Medioevo la Cattedrale, la Fortezza Medicea e lo splendido Palazzo dei Priori che sorge sull'omonima piazza.


Mugello

villa medicea di trebbio

vespignano

La casa di Giotto a Vespignano

Al confine con l’Emilia Romagna, il Mugello offre paesaggi collinari simili a quelli del Chianti costellati di uliveti e vigneti ma anche di piccoli borghi ricchi di storia. Per conoscere questa zona meno battuta e famosa di altre “valli” si parte da Vespignano, città che nel 1266 diede i natali a Giotto. Poco distante dal centro è possibile visitare la sua casa. Nei dintorni di San Piero a Sieve, di ammirano invece le ville costruite dai Medici, originari della zona, oggi Patrimonio Unesco. Sia quella di Trebbio che quella di Cafaggiolo furono costruite dall’architetto Michelozzo con le fattezze di fortezze medioevali. Sempre nei pressi di San Piero si raggiunge l’isolato convento di Bosco ai frati, uno dei più antichi della Toscana, fondato dai conti Ubaldini intorno al VII secolo. All’interno del piccolo museo si trova un crocifisso ligneo attribuito a Donatello.


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L’antico convento di Bosco ai frati

Il Mugello vanta anche alcuni dei borghi più belli d’Italia. Come Scarperia, noto in tutto il mondo per l’autodromo, che vale la pena visitare anche per il suo centro storico. Da raggiungere attraverso l’unica strada che conduce a questo paese arroccato, costruita dai fiorentini nel 1306. Qui si ammira Palazzo dei Vicari, costruito sullo stile di Palazzo Vecchio di Firenze. Arrivando fino alla parte orientale del Mugello, si entra poi nel Parco nazionale delle foreste casentinesi, situato nell'Appennino tosco-romagnolo, perfetto per un’escursione in mezzo alla natura. Alcune zone sono particolarmente rinomate per la loro biodiversità. La Riserva naturale Sasso Fratino e le faggete vetuste che si trovano all’interno del parco, infatti, sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.




Le terre di


Piero della Francesca

Le terre di Piero della Francesca
museo

Il museo di Monterchi in cui ammirare la Madonna del Parto

Gli amanti dell’arte possono scegliere di visitare la provincia di Arezzo per un itinerario alla scoperta delle opere di Piero della Francesca. Queste zone della Valtiberina toscana sono proprio conosciute come “le Terre di Piero” e sono numerosi i segnali stradali che indicano il percorso da seguire per ammirarne i dipinti. Si parte da Monterchi, piccolo paese agricolo a 25 km da Arezzo che ospita, la “Madonna del Parto”, commissionato per una cappella del cimitero e ora visitabile in uno spazio ad hoc poco fuori dal centro. Lungo il tragitto si incontra il borgo medioevale di Anghiari, che dalle sue mura duecentesche offre un fantastico panorama. Poco distante c’è Caprese Michelangelo, in cui nacque nel 1475 il famoso artista. Il piccolo paese è arroccato in una vallata verdeggiante definita dagli abitanti come “La piccola valle di Dio”. Qui vi sono racchiusi anche il castello di Caprese, piccoli borghi caratteristici e antiche costruzioni come l'Eremo della Casella, il Santuario della Selva, l'Abbazia di Tifi e la Pieve di San Cassiano.

Sansepolcro

Sansepolcro, città natale di Piero della Francesca

Per gli amanti della natura vale una visita anche Sestino, avamposto nell’età romana, il cui territorio offre piccoli borghi di montagna e riserve naturali come il Sasso di Simone, formazione rocciosa che fu avamposto di Toscana. Tornando sulle orme di Piero della Francesca si arriva alla sua città natale, Sansepolcro. All’interno del Museo Civico sono custoditi capolavori come “La Resurrezione” e “La Madonna della Misericordia”. Nel borgo medioevale si trovano anche la Casa di Piero, oggi sede della Fondazione a lui dedicata, il Duomo in stile romanico-gotico che ospita l’imponente “Volto Santo”, un crocifisso del secolo, e il Museo Aboca, l’unico in Italia dedicato all’antica tradizione erboristica.

Volterra


Palazzo dei Priori

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