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Viaggi “virtuali” (ma coinvolgenti). Dall’Isola di Pasqua al Museo D'Orsay di Parigi senza muoversi da casa

 di Lucia Ancilotti

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In un periodo come quello attuale in cui viaggiare può risultare molto difficile a causa delle limitazioni imposte dai vari Paesi del mondo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, si può comunque continuare a scoprire nuovi angoli di mondo senza spostarsi da casa. I viaggi “virtuali”, resi possibili dalla tecnologia, consentono di raggiungere quasi ogni posto in tempo reale e con un semplice clic. Le immagini che compaiono sul display del nostro pc sono in altissima risoluzione e, sempre più spesso, ci si può anche addentrare in siti archeologici o musei percorrendo i corridoi a nostro piacimento, scegliendo la direzione da seguire e le sale da visitare, proprio come se ci si trovasse di persona sul posto.

Isola di Pasqua

Rapa Nui, Isola di Pasqua, Cile

Una tendenza che sta incontrando un sempre maggiore interesse anche da parte delle stesse istituzioni che, spesso, predispongono ingenti investimenti per la creazione di percorsi interattivi che hanno la duplice funzione di attrarre visitatori, da un lato, e di combattere l’overtourism e tutte le conseguenze che “l’eccesso di turismo” sta provocando in molti luoghi sensibili e di difficile conservazione, dall’altro. Ecco le mete più inusuali da visitare online.



Heritage on Edge

È l’ultima iniziativa del colosso americano dell’IT. E rientra nel progetto Google Arts And Culture già avviato qualche tempo fa e che ha permesso la realizzazione di una piattaforma online dalla quale compiere visite virtuali ed esplorare le collezioni e il patrimonio di oltre 2.000 istituzioni culturali in 80 paesi del mondo.

Si chiama Heritage on Edge e ha come obiettivo dichiarato quello di preservare i luoghi simbolo dell’umanità, che sono stati eletti patrimonio dall’Unesco o le cui peculiarità coincidono con l'identità stessa di una specifica comunità, dal cambiamento climatico in corso. Salvaguardandone dunque la memoria e permettendo di conseguenza anche alle future generazioni di ammirarle così come appaiono oggi.

Per farlo, Google ha scelto di fotografare 5 siti Unesco tra quelli maggiormente minacciati dal cambiamento climatico, mettendo online un sito interamente dedicato all’iniziativa. Questo lavoro di ricognizione è stato realizzato in collaborazione con l’organizzazione nonprofit CyArk, con ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) e con l’aiuto di esperti locali. In ogni pagina dedicata a questi luoghi si può leggerne la storia e accedere a modelli in realtà aumentata, modelli in 3D e tour a 360 gradi realizzati con la stessa tecnologia usata per Google Street View, esplorandoli sotto ogni punto di vista.

edimburgo

Il castello di Edimburgo in Scozia

Così, per esempio, il visitatore virtuale su Heritage on Edge può ammirare le celebri statue monumentali di Rapa Nui, nota come l’Isola di Pasqua, scolpite dagli abitanti tra il XIII e il XVI secolo. Con un clic ci si dirige a Kilwa Kisiwani, isola della Tanzania che, tra il XIII e il XV secolo, nel cosiddetto periodo shirazi, fu patria di una imponente città commerciale, Kilwa, di cui sono rimaste oggi le rovine. Spostandosi a Edimburgo, capitale della Scozia oggi minacciata dalle piogge consistenti, si può entrare nel castello originariamente costruito su un vulcano estintosi centinaia di milioni di anni fa.

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Il sito archeologico di Chan Chan in Perù

In Bangladesh è imperdibile la visita della celebre città di Bagerhat, fondata dal generale turco Khan Jahan Ali agli inizi del XV secolo e che ospita oggi numerosi monumenti di arte islamica, tra cui anche diverse moschee. Infine, ci si può addentrare nel sito archeologico dell’antica città di Chan Chan in Perù, oggi a rischio a causa della siccità. L’antica metropoli in mattoni di fango (è la più grande città precolombiana dell'America meridionale) copre un'area di circa 20 km², venne fondata intorno all'850 e fu la capitale dell'impero fino alla conquista degli Inca nel quindicesimo secolo.


Una gita al museo

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La galleria degli Uffizi a Firenze

Ma online non solo si ammirano siti archeologici in qualche remoto angolo del pianeta. Ma si possono anche visitare alcuni dei più importanti e famosi musei delle principali metropoli del mondo. Per esempio, il sito Google Arts And Culture offre una visita completa, realizzata tramite la tecnologia Street View, della Reggia di Versailles a Parigi. Ma si può anche accedere ai Musei di Berlino, Madrid (Reina Sofia e Tyssen), New York (Metropolitan), Londra (National Gallery) e Firenze (Uffizi), tanto per citarne alcuni dei più prestigiosi. Si può ammirare la splendida collezione di opere del periodo impressionista esposte nel Museo D'Orsay di Parigi. O ancora, camminare virtualmente nei corridoi museo di Van Gogh ad Amsterdam.

Sul sito dei Musei Vaticani, invece, sono a disposizione vari virtual tour per addentrarsi nella Cappella Sistina, nelle Stanze di Raffaello e nella Sala dei Chiaroscuri.




Nel castello


di Edimburgo

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