Alla scoperta dei Luoghi del Cuore degli italiani

Sono i luoghi più amati dagli italiani, quelli che colpiscono sia per la loro bellezza ma anche perché abbandonati o in degrado, e quindi maggiormente da tutelare, i protagonisti del volume I Luoghi del Cuore del Fai (Fondo Ambiente Italiano), realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo e nato per raccogliere le indicazioni fornite nel corso delle 6 edizioni dell’omonimo censimento (la settima classifica, del 2014, verrà presentata il 18 febbraio 2015).

Nei vari censimenti è stato chiesto agli utenti di scegliere i loro luoghi del cuore, le loro preferenze per una delle tante ricchezze artistiche e paesaggistiche che contraddistinguono il nostro paese in tutto il mondo. Con l’intenzione, però, di puntare l’attenzione non solo sulle bellezze più conosciute ma soprattutto su quelle che più hanno bisogno di aiuto, quelle in degrado o situate in aree da tutelare.

Il FAI attivo dal 1975 ha, infatti, da sempre come obiettivo principale quello di dare concretezza all’articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione”. Per farlo, ha scelto, tra le altre numerose iniziative sul territorio, di avviare nel 2003 il primo censimento e che fino ad oggi ha coinvolto oltre un milione e mezzo di cittadini, più di 31.000 luoghi in tutta Italia e quasi 6.000 comuni.

Si tratta quindi di una mappatura dei paesaggi italiani da non dimenticare, un’analisi non scientifica ma basata sulle richieste della collettività.
I Luoghi del Cuore segnalati fino al censimento del 2012 sono presenti nel 73,7% dei comuni italiani e in tutte le provincie italiane, con una maggiore concentrazione in quella di Roma.

Analizzando il volume e la classifica 2014 presente sul sito del FAI, ma non ancora definitiva, Of-Osservatorio finanziario ha selezionato, per ogni regione, i luoghi più votati nel corso dei vari censimenti. Seguendo la distinzione inclusa nel libro che differenzia le località in beni ambientali, beni architettonici, beni urbanistici e beni ecclesiastici.

La prima parte di questo speciale si focalizza sui beni ambientali segnalati ne I Luoghi del Cuore. Si tratta della categoria che ha il maggior numero di luoghi e costituita principalmente da segnalazioni per aree naturali, marine o montane. Meno rappresentate, invece, spiagge, valli, fiumi e laghi.
La maggiore concentrazione di questi luoghi è però inserita in contesti metropolitani, nei quali, come spiegato nel volume “il valore del bene è accentuato dalla sua rarità e da una più intensa opportunità di fruizione, ma anche dalle aggressioni della cementificazione”.

Di seguito, una selezione dei beni ambientali più votati e considerati da Of-Osservatorio finanziario i più interessanti perché nella maggior parte dei casi non si tratta di luoghi presenti sulle classiche rotte turistiche ma sono spiagge, parchi, laghi e alpeggi poco conosciuti ma di estrema bellezza che vale la pena conoscere, visitare e tutelare al meglio. Ogni luogo è correlato dalla descrizione di un ristorante e di un hotel della zona, selezionati da Of, in cui recarsi per il week end dal 20 al 22 febbraio 2015.

Parco della Rocca Borromea - Piemonte

Affacciata sul Lago Maggiore, ad Arona, la Rocca Borromea è una costruzione a scopo difensivo, luogo strategico per il controllo della zona in epoca antica insieme alla gemella Rocca Borromea di Angera.

Dopo anni di abbandono, il parco è nuovamente fruibile dalla fine del 2011 e vi sono state reinserite alcune specie animali già originariamente presenti nella zona come tartarughe, anatre, papere, asinelli e capre tibetane. Il parco include anche un percorso botanico con segnaletica che descrive la flora presente.

Nel periodo invernale (fino al 14 marzo) il parco è aperto solo nei week end, dalle 10.30 alle 17. Mentre dal 15 marzo al 30 aprile è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) fino alle 19 e al venerdì e al sabato fino alle 21. Dal 1° maggio al 15 ottobre l’orario in settimana è allungato fino alle 20 e il venerdì e il sabato fino alle 22.

Dove mangiare.Il Parco della Rocca ospita un punto di ristoro, Corte della Rocchetta, situato nella parte più alta dell’area e da cui è possibile ammirare al meglio la vista sulla città di Arona. Il ristorante offre taglieri di salumi (soprattutto marchigiani per via delle origini dei titolari) e vini selezionati.

Dove dormire.Per un romantico ed elegante week end, si può soggiornare al Grand Hotel Des Iles Borromees, 5 stelle lusso a Stresa, a circa 17 km dal Parco della Rocca Borromea. È possibile scegliere tra camere vista lago o vista giardino, junior suite anche in versione deluxe, royal suite, imperial suite e la Hemingway suite dove il famoso scrittore vi soggiornò nel dopoguerra.
Una camera doppia nel periodo invernale, fino al 20 aprile 2015, costa 180 euro con vista giardino e 300 euro a notte con vista lago. E sempre fino alla stessa data, per soggiorni più lunghi sono previste riduzioni: del 10% se sono di minimo 2 notti, del 15% per 3 e del 20 per 4.

Alpe Cortlys-Sikken-Salzen – Valle d’Aosta

Situato ai piedi del ghiacciaio del Monte Rosa e sullo sfondo del ghiacciaio del Lys, l’alpeggio è inserito in un paesaggio incontaminato e definito da diversi studiosi una zona di fondamentale interesse per lo studio dei cambiamenti climatici.
L’area, nel comune di Gressoney-la-Trinitè, è uno dei Luoghi del Cuore più segnalati in Valle d’Aosta come area da tutelare. Questo perché è interessata dal progetto di realizzazione di una centrale idroelettrica privata che danneggerebbe l’attività agricola dell’Alpe.

Dove mangiare.Oltre all’Alpe, per godere il panorama delle Alpi e soprattutto del Monte Rosa si può mangiare al ristorante Punta Jolanda, situato a 2.300 metri. Posizionato alla fine dell’omonima seggiovia, il ristorante può essere raggiunto anche da chi non scia e permette di gustare piatti tipici e tradizionali come Bourguignonne, Pierrad, Brasserad e Raclette.
Nel periodo invernale, il ristorante si raggiunge, per cena, con il gatto delle nevi mentre per la discesa è possibile scegliere sci o ciaspole.

Dove dormire.Situato nell’antico borgo di Gressoney, l’Hotel Scoiattolo, a 4 stelle, è dotato anche di ristorante e centro benessere. Le camere standard sono arredate con parquet e mobili in legno tipici della zona ma i clienti più “green” possono anche scegliere di soggiornare in una delle nuove camere bio, costruite interamente con il sistema soligno, senza l’utilizzo di chiodi e colle, e rivestite in legno di cirmolo e con parquet tradizionale in legno di larice. Ma è possibile anche scegliere suite e bilocali con angolo cottura.
Per il week end dal 20 al 22 febbraio, il costo di una camera matrimoniale con prima colazione su Booking è di 386,88 euro, senza però la possibilità di disdire la prenotazione.

Lago Azzurro – Lombardia

Reso celebre dall’omonima poesia di Giosuè Carducci, il Lago Azzurro si trova a Campodolcino (SO), nell’alta Valle dello Spluga, a 1853 metri sul livello del mare, circondato da un bosco di conifere e racchiuso, a nord-est nella cornice del Monte Mater.
È uno dei Luoghi del Cuore del Fai, perché dopo 3 anni in cui il lago è stato completamente asciutto, comunità locale e turisti lo hanno votato per riuscire a tutelarlo al meglio.
Il lago può essere raggiunto con una passeggiata da Madesimo di circa 4 km attraverso un bosco di larici.

Dove mangiare. Aperto dal 1781, l’Osteria Vegia era il ristorante preferito da Carducci a Madesimo, dove ha trascorso l’estate per ben quindici volte, fino alla sua morte. Il locale offre i prodotti tipici della zona, come bresaola, pizzoccheri, polenta e funghi.

Dove dormire.Il 4 stelle Boscone Suite Hotel, si trova vicino alle piste da sci e a poca distanza dal centro di Madesimo. Costituito da diverse corti, dispone anche di un mini club, animazione diurna e serale, deposito sci e scarponi riscaldato e posti auto coperti in garage riservati. Le sistemazioni sono 3, la matrimoniale standard prende il nome di Fragola, quella con angolo cottura Mirtillo e la suite Lampone.
Per il week end dal 20 al 22 febbraio, che coincide con il periodo di Carnevale, la camera standard ha un costo di 130 euro a notte a persona, in mezza pensione.

Laguna Veneta – Veneto

Non solo la meravigliosa città di Venezia, ma tutta la laguna veneta con il suo ecosistema che si estende su una superficie di 550 km², e solo l’8% occupato da terra, è tra i luoghi preferiti degli utenti che hanno votato e sostenuto l’iniziativa del Fai per tutelarne il contesto.
Inserite nel 1987 nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la laguna è collegata al Mare Adriatico da 3 bocche di porto (Lido-San Nicolò, Malamocco e Chioggia).
Muovendosi solo via acqua con il vaporetto si possono raggiungere anche le bellissime isole intorno a Venezia, come le famose Murano e Burano o le isole agricole, “gli orti della Serenissima”, come l’isola di Vignole contraddistinta principalmente da vigneti e l’isola di Sant’Erasmo con coltivazioni di ortaggi e frutteti.

Dove mangiare. Situata nel cuore di Venezia tra Rialto e Piazza San Marco, l’Osteria alle Testiere è un ristorante piccolo (solo 22 mq e altrettanti coperti) ma offre piatti tipici della tradizione lagunare, a base di pesce, definiti di alta qualità e speciali dalla maggior parte degli utenti di Trip Advisor che li hanno assaporati.

Dove dormire.Per chi vuole visitare la laguna senza passare un classico week end in un hotel di Venezia, la soluzione può essere l’isola del vetro, Murano, dove è situato il LaGare Hotel Venezia - MGallery Collection, 4 stelle superior racchiuso tra le mura di un’antica fornace.
Il soggiorno per il week end selezionato da Of ha un costo, cercando su Booking, di 290 euro anziché 308 euro, per due persone, in caso di prenotazione non rimborsabile e colazione non inclusa.

Fosso Bianco – Toscana

Fosso Bianco è un’area termale gratuita che si trova a Bagni San Filippo nel comune di Castiglione d’Orcia (SI) caratterizzata da bianche formazioni calcaree, cascatelle e piccole vasche di acqua calde inserite in un rigoglioso bosco.
La particolare collocazione geografica e la scarsa popolazione hanno fatto si che il luogo, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, mantenesse un aspetto naturale e selvaggio.

La formazione più suggestiva è la Balena Bianca, un blocco di calcare formato dai sedimenti delle bianche acque ipertermaliche fuoriescono a 48°, che assomiglia appunto alla bocca del cetaceo.
Percorsi e quantità dell’acqua cambiano molto velocemente, trasformando lo scenario con vasche di nuove forme e colori. Questo accade soprattutto nel periodo invernale, quando le acque termali si mischiano con quelle piovane ricche di materiale organico e minerale che, insieme al calcare, creano sfumature sul verde o sul marrone rossiccio.

Dove mangiare. Per assaporare i piatti della tradizione toscana (come chianina e cinghiale) accompagnati da ottimi vini della zona si può mangiare alla Trattoria al Rientro, inserita nell’agriturismo Casella Manetti a Castiglione d’Orcia ma di cui anche i non ospiti possono approfittare. I prodotti sono biologici e di qualità e durante il pranzo o la cena si può godere anche del panorama collinare che circonda il casale.

Dove dormire.Per godere al meglio dei panorami della Val D’Orcia e del Monte Cetone, ci si può spostare di circa 30 km dall’area termale e raggiungere Sarteano, borgo di importanza storica per via del suo castello medievale e delle numerose chiese. Qui si può soggiornare al Casale Fonte Vetriana B&B struttura composta da due casali. Il Casale Fonte Vetriana è il bad&breakfast con 4 camere con bagno privato, sala da pranzo, due soggiorni e grande cucina a disposizione dei clienti. La Casa del Borgo, invece, è destinata ad affitti turistici dell’intero complesso, ed è dotata di 3 camere, soggiorno, sala da pranzo e cucina.
Le camere prendono ciascuna il nome di un’erba aromatica e quelle del B&B, in bassa stagione (fino al 14 aprile 2015) hanno un costo di 150 euro per il week end nella versione regular e 170 euro per la superior. A disposizione dei clienti anche passeggiate, trekking, escursioni in mountain bike, passeggiate a cavallo, escursioni alla ricerca degli animali selvatici della zona e attività stagionali come ricerca funghi, tartufi banchi e neri e vendemmia.

Baia di San Nicola Arcella - Calabria

San Nicola Arcella è una località balneare della Riviera dei Cedri, situata nella provincia di Cosenza in Calabria. Il comune si trova su uno strapiombo a 110 metri sul livello del mare ed è famoso per la sua baia racchiusa in un braccio roccioso che le dona la forma di porto naturale. Insieme alla vicina Isola di Dino rappresenta una porzione consistente del Parco Marino della Riviera dei Cedri.
La bellezza del luogo è arricchita da un luogo chiamato Arco Magno, chiamato così per via dell’arco naturale che si è creato nella roccia scavata dal mare, che consente di accedere alla vicina spiaggia – raggiungibile con piccole imbarcazioni – e ha al suo interno una sorgente di acqua dolce.

Sopra un contrafforte che protegge la baia è situata la Torre Saracena di San Nicola Arcella, chiamata anche Torre Crawford perché nei primi anni del ‘900 vi soggiornò Francis Marion Crawford, scrittore e poeta americano noto soprattutto per i suoi romanzi di terrore.

Dove mangiare. Salendo i gradini del centro storico della parte vecchia di San Nicola Arcella ci si imbatte nella vineria Il Vicolo. L’atmosfera è intima e si possono gustare vini, liquori, dolci e taglieri salati tutti basati su prodotti e piatti tipici della tradizione culinaria calabrese.

Dove dormire.Per dormire ci si può spostare a Cosenza e soggiornare al Link Hotel,art hotel a 4 stelle, situato all’ingresso della città e quindi in buona posizione per raggiungere sia il centro sia zone vicine come San Nicola Arcella. L’hotel dispone di venti camere superior, tre junior suite e una suite.
Con booking, il costo per il week end è di 156 euro anziché 176 euro approfittando dell’Offerta Smart con cancellazione gratuita prima del 19 gennaio e colazione inclusa.

Saline di Marsala e Laguna Lo Stagnone - Sicilia

Sulla strada che porta da Trapani a Marsala è possibile vedere il bellissimo panorama delle saline di Marsala: specchi d’acqua divisi da piccole strisce di terra che con il passare delle ore del giorno prendono colori sempre diversi. Vista arricchita anche da un mulino a stella in stile olandese che un tempo serviva per pompare l’acqua e macinare il sale.

Le saline fanno parte della Riserva Naturale dello Stagnone, laguna più estesa della Sicilia, che caratterizzata da acque molto basse e molto salate. La laguna comprende quattro isole: l'isola Longa, la più grande, Santa Maria, coperta di vegetazione, San Pantaleo, la più importante e sede di un’antica città dei Fenici, e Schola, un isolotto caratterizzato da casolari scoperchiati.

Le saline e il mulino sono visitabili tutto l’anno, ma da novembre a marzo è necessario prenotare la visita. Con un minimo di 10 persone oltre a una visita guidata al mulino si può anche partecipare alla degustazione “C’è sale e sale”. Mentre da giugno a settembre, in condizioni climatiche favorevoli (bassa umidità e calma di vento) è possibile partecipare alla raccolta del Fior di sale d’Infersa.

Dove mangiare. Per ammirare il tramonto sulle saline si può cenare da Mamma Caura, ristorante nei pressi dell’imbarcadero specializzato in cous cous. Ma dove, essendo anche wine bar, si può approfittare anche solo di un aperitivo.

Dove dormire. Per chi vuole godere a pieno della bellezza delle saline e della laguna, Ettore Infersia, società proprietaria della zona, permette di pernottare a La Finestra sul Sale, soluzione all’interno dello Stagnone proprio di fronte a uno dei mulini. Si tratta di 3 camere matrimoniali di charme, dotate dei servizi indispensabili per il soggiorno. Il costo di una camera vista mulino è di 80 euro a notte in bassa stagione (ottobre-maggio) e di 100 euro in alta stagione (da giugno a settembre).

Spiaggia e colonia felina di Su Pallosu - Sardegna

In provincia di Oristano, nella località balneare di Su Pallosu, risiede una delle colonie feline più conosciute e longeve di Italia, documentata dal 1947. La presenza di gatti in questa zona, però, potrebbe risalire anche agli inizi del secolo scorso, con l’avvio della pesca del tonno e la relativa tonnara rimasta in attività dal 1922 al 1940.
Questa originale spiaggia è diventata così meta di turisti, oltre 3.000 da tutta Europa solo nell’ultimo anno. Non solo per i gatti ma anche per il fatto che è anche un luogo di rilevante importanza archeologica. È, infatti, uno dei rari siti nuragici che si trovano sotto la sabbia di una spiaggia in Sardegna.

Ma particolare è anche la località, che si trova nel comune di San Vero Milis ed è la più piccola borgata marina d’Italia.
Il numero dei felini è variabile e difficile da stimare, soprattutto perché si tratta di gatti randagi e in totale libertà ma hanno tutti un nome, sono schedati, vaccinati e sterilizzati.L’ultimo censimento ne ha contati ufficialmente 54.

Dove mangiare. Per gli amanti del pesce c’è Pesca Tore, ittiturismo che serve, a prezzo e menù fisso, diversi antipasti, un primo e un secondo esclusivamente con il pescato del giorno. Il locale, al primo posto su Trip Advisor tra i ristoranti del comune, è piccolo, con 25 coperti, ed è quindi obbligatoria la prenotazione.

Dove dormire.Per la sistemazione in hotel ci si può spostare a Oristano, all’Hotel Regina D’Arborea, 4 stelle situato in un palazzo ottocentesco al centro della città. Ognuna delle sette camere è arredata con i mobili originali della casa completata nel 1880.
Per il week end dal 20 al 22 febbraio 2015, su Booking è possibile trovare una camera matrimoniale a 216 euro con colazione inclusa e cancellazione gratuita entro il 19 febbraio 2015.

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