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Musei, gallerie ed eventi: l’arte contemporanea regina a Torino

SOMMARIO

Torino tra novembre e dicembre si trasforma nella città dell’arte contemporanea. Occasione per progettarci una visita, specialmente se ci si troverà a Milano per l’Expo. Artissima, che è arrivata ormai alla 21esima edizione, si è affermata come una delle più importanti fiere internazionali del settore attirando ogni anno i più famosi artisti, collezionisti e galleristi. L’evento off Paratissima è una fucina di giovani talenti, esplosione di creatività che per tradizione viene allestita negli spazi ex industriali di una città che si sta trasformando da polo manifatturiero a polo culturale. Infine, Luci d’Artista è l’iniziativa che da 17 anni illumina l’inverno torinese ispirandosi alla celebre Fête des Lumières di Lione. L’arte contemporanea a Torino domina tutto l’anno: ecco i luoghi da non perdere

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Musei, gallerie ed eventi: l’arte contemporanea regina a Torino

GAM

A partire dalla metà del 1800, Torino fu la prima città italiana a promuovere una raccolta pubblica di arte moderna. Dagli anni ’90 la Gam, Galleria d’Arte Moderna, è diventata il centro di questa promozione culturale e oggi la sua collezione conta oltre 45.000 tra dipinti, sculture, fotografie, disegni e incisioni, film e video d’artista dell’Ottocento e del Novecento. Le opere sono esposte secondo 4 percorsi tematici che cambiano nel tempo, assicurando al visitatore un’esperienza di visita diversa ogni volta. Oggi si trovano le sezioni “Infinito”, “Velocità”, “Etica” e “Natura”. Tra i curatori delle sezioni, anche il rampollo di casa Fiat John Elkan e l’archistar Massimiliano Fuksas.

Alla Gam sono presenti anche le avanguardie internazionali, i massimi artisti dell’Ottocento italiano, come Fontanesi e Pellizza da Volpedo, e quelli del Novecento, come Morandi, Casorati e De Pisis, oltre a una delle più importanti raccolte di Arte Povera, con Paolini e Pistoletto. Oltre all’esposizione permanente, nel corso dell’anno sono organizzate tante mostre temporanee. La Gam è facilmente raggiungibile dalla fermata Vinzaglio o Re Umberto della metropolitana.

FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

Anche Torino ha il suo mecenate. Anzi, la sua mecenate. È Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, inserita dalla rivista Artnet nell’elenco delle 100 donne più influenti al mondo nell’arte contemporanea, che negli anni ‘90 ha dato vita a una Fondazione per produrre i giovani talenti. La missione della fondazione oggi è di avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più ampio, tramite corsi d’arte per adulti, domeniche per famiglie, laboratori per studenti. Particolarmente innovativo è il servizio di mediazione culturale: in qualsiasi momento, tutti i giorni e lungo tutto l’orario di apertura si può chiedere di essere affiancati gratuitamente da un mediatore culturale che accompagnerà lungo la mostra per spiegare il significato delle opere esposte. La fondazione promuove progetti sperimentali e sostiene gli artisti tramite la committenza di nuove opere d’arte, stimola la formazione di giovani curatori, organizza eventi e manifestazioni.

Castello di Rivoli

Nell’immediata area suburbana facilmente raggiungibile con la metropolitana, leggermente fuori Torino, si trova Rivoli. Il Castello di Rivoli è un’opera d’arte nell’opera d’arte. Residenza Sabauda sorta intorno al 1100 per editto di Federico Barbarossa, i Savoia ne presero possesso per dominare la valle dall’alto della rocca. Fu poi affidato alle sapienti mani di Filippo Juvarra, l’architetto barocco preferito dalla Casa Reale, che però non poté terminare l’opera. Il risultato di questi numerosi passaggi di proprietà è un palazzo dallo stile unico, in cui convivono diversi generi e ispirazioni. Questa ricchezza di contenuti artistici ne ha reso la sede ideale per il Museo di Arte Contemporanea sorto negli anni ’80, che dal 2009 è diretto dal giornalista Giovanni Minoli.

Il suo elemento distintivo è l’attenzione verso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Non è solo museo, ma anche sede di concerti, proiezioni, rappresentazioni teatrali e convegni. Le sue collezioni più consistenti sono costituite da opere di Arte Povera, Transavanguardia, Minimal, Body e Land Art.

Il percorso di visita perfetto si conclude con una esperienza enogastronomica unica al 2 stelle Michelin Combal.zero dello chef di fama internazionale Davide Scabin, che ha scelto le architetture uniche del Castello di Rivoli come sede del suo ristorante.

Biennale di Scultura al Castello di Racconigi

La Biennale di Scultura al Castello di Racconigi è una perla dell’arte contemporanea italiana. È in provincia di Cuneo, ma è facilmente raggiungibile dal centro di Torino in treno oppure con 45 minuti di macchina. Il castello, sorto in epoca medievale, divenne una residenza sabauda e poi la preferita casa di villeggiatura per i reali. Qui nacque anche l’ultimo Re d’Italia Umberto II nel 1904 e ospitò anche la visita dello zar Nicola II nel 1909. Chiuso per lungo tempo dopo la proclamazione della Repubblica Italiana, venne riaperto solo negli anni ‘90. Nel castello convivono elementi neoclassici del ‘700 con stili risalenti all’epoca Liberty del 1900.

Tra le sale più particolari, gli appartamenti dei principini Umberto II con le sorelle Jolanda, Mafalda, Giovanna e Maria con i loro giocattoli perfettamente conservati, e il salotto della musica di Maria Josè del Belgio, ultima regina d’Italia. Elemento distintivo del sontuoso Castello è il parco di 170 ettari, nominato nel 2010 il più bello d’Italia, con grotte, templi, edifici in stile neogotico, laghetti e canali. Una meraviglia senza paragoni, che è diventata sede naturale di una famosa esposizione biennale di scultura internazionale. Oltre 60 artisti sono chiamati a presentare sculture di grande dimensione, che si stagliano all’orizzonte perfettamente integrate nella natura contribuendo ad alimentare quel clima da favola che generalmente aleggia a Racconigi. L’edizione 2015 avrà luogo da giugno a ottobre.

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