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Langhe meravigliose: le località da scoprire

SOMMARIO

Chiunque trascorra qualche giorno a Torino, anche in vista del prossimo Expo, non può evitare di organizzare una gita nelle Langhe, ad appena 45 minuti di autostrada dalla città. Zona di dolci colline pettinate a vigneti, di castelli medievali che controllano le sommità dei poggi, di cantine raffinate che producono vini esportati in tutto il mondo e di specialità enogastronomiche per palati raffinati. Ecco le tappe da non perdere

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Langhe meravigliose: le località da scoprire

Alba e il tartufo

Alba è la porta delle Langhe, paese da cui partire alla scoperta di un mondo unico di sapori e profumi. Detta la città delle Cento Torri per il suo glorioso passato medievale, non è affatto un paese contadino come si potrebbe immaginare. Alba è una città ricca, dove si assapora il successo di un’economia basata sulla promozione dell’enogastronomia piemontese. Capitale internazionale del tartufo bianco, ogni anno tra ottobre e novembre è sede della Fiera dedicata a questo tubero pregiato. Il suo profumo particolare invade tutta la città ed un’esperienza da non lasciarsi sfuggire è assistere alle serrate contrattazioni tra i trifulau, gli abili cercatori di tartufo, e i ristoratori che vengono da tutto il mondo ad Alba per portare ai loro clienti il tesoro delle Langhe.

Se un tartufo costa in media dai 100 ai 300 euro all’etto, e non tutti possono permettersi un acquisto così prezioso, una buona alternativa è concedersi un menù a base di tartufo in uno dei tanti ottimi ristoranti della zona. Non bisogna stupirsi però se si vedrà qualcuno presentarsi a tavola con il suo tartufo da grattare sopra le tagliatelle! Nella piazza del Duomo troverete il ristorante di Enrico Crippa, tre stelle Michelin, vero genio della cucina piemontese. Crippa da qualche anno ha aperto nella stessa piazza anche una Piola dove assaggiare le prelibatezze della sua cucina offerte a prezzi decisamente più contenuti.

Il ristorante di piazza Duomo è stato fortemente voluto dalla famiglia Ceretto, grandi produttori di vino e complici della fortuna di Alba nello scenario internazionale. Veri e propri mecenati della cultura del vino, non coltivano solo l’uva ma anche l’amore per l’arte e il design. Una visita alla loro cantina è un’esperienza per il palato e per gli occhi. Agli artisti anglosassoni Sol LeWitt e David Tremlett hanno affidato il recupero di una chiesetta sconsacrata sulle colline di La Morra che oggi si staglia colorata all’orizzonte aperta a tutti i turisti che la vogliono visitare. Lo “Studio e casa dell’artista” invece è uno spazio riservato agli artisti di tutto il mondo che vogliono soggiornare qualche giorno nelle Langhe per ispirarsi davanti ai paesaggi incantati. L’Acino infine è un’opera d’arte ardita, ma altamente tecnologica. E’ una bolla trasparente realizzata con un materiale morbido che ricorda la buccia dell’acino d’uva e che contiene una terrazza panoramica sospesa sulle vigne dove Ceretto organizza degustazioni e momenti di formazione.

Barolo

Barolo è un vino ma è soprattutto un paese di poco più di 700 anime immerso nelle vigne e circondato delle cantine più famose del mondo. Si sviluppa intorno al Castello nato intorno all’anno 1000 per difendere il territorio dalle invasioni dei Saraceni. Il Castello era la casa dei marchesi Faletti di Barolo, veri responsabili della diffusione in tutto il Piemonte della cultura del vino. Fu Juliette Colbert, nobildonna francese moglie di Tancredi Falletti di Barolo, a intuire le qualità delle uve Nebbiolo e a far diventare il Barolo il Re dei vini e il vino dei Re. Oggi il Castello di Barolo è sede del WiMu, il più innovativo museo del vino in Italia e tra i più importanti al mondo. Completamente interattivo, racconta attraverso la stimolazione dei 5 sensi la storia millenaria di questa bevanda e le sue influenze nella cultura antica e moderna. Le cantine visitabili a Barolo sono oltre 60, il modo migliore per scoprirle è navigando sul sito stradadelbarolo.it .

La Morra

Una visita a La Morra è obbligatoria per chi voglia avere un assaggio del territorio senza avere troppo tempo a disposizione. Il paese è denominato “Il balcone delle Langhe” perché domina il paesaggio da una delle colline più alte. Dal belvedere è possibile godere di una vista mozzafiato su tutti i paesi di Langa, fino a scorgere le Alpi all’orizzonte e nei giorni più tersi anche Torino: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga, Monforte, Grinzane, Neive, Barbaresco, le colline che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Il territorio di La Morra è inoltre disseminato di sentieri per ammirare passeggiando le bellezze naturalistiche del territorio.

Un’esperienza da compiere almeno una volta nella vita è la “Mangialonga” passeggiata enogastronomica non competitiva di 4km sui sentieri del vino, un appuntamento goliardico e festoso per degustare i prodotti tipici della cucina di Langa accompagnati dai vini più pregiati. Un’attività fuori dal solito che si può comunemente organizzare il Langa è ammirare i paesaggi raccontati nelle pagine di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio sorvolando le vigne pettinate a bordo di una mongolfiera. In questo caso non c’è una meta precisa, si vola seguendo la direzione del vento. Per informazioni si può consultare il sito turismodoc.it.

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