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Speciale Puglia/3 siti, patrimonio di tutta l’umanità

SOMMARIO

Delle 49 bellezze italiane targate UNESCO, riconosciute a livello internazionale per il loro inestimabile valore, 3 si trovano in questa regione, conquistando l’ambito titolo grazie all’unicità architettonica, storica e artistica che le contraddistingue. Alberobello, Castel del Monte e il Santuario di San Michele Arcangelo: ecco in cosa si esprime la loro eccezionalità. A ogni luogo, Of, affianca inoltre l’offerta alberghiera per il periodo estivo, dai 29 ai 48 euro a notte a persona

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Speciale Puglia/3 siti, patrimonio di tutta l’umanità

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In Italia sono ben 49 i beni riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio di tutta l’umanità, cifra che le conferisce il primato mondiale (se si vuole approfondire il tema, Of ha dedicato sei puntate alla scoperta di questi luoghi).

Tre di questi luoghi si trovano in Puglia.

Alberobello



Alberobello rappresenta un modello di architettura abitativa umana unico al mondo. Ritrae, infatti, l’unico comune ad essere nato e cresciuto come paese dei trulli, rendendolo così «esempio eminente di un complesso architettonico, illustrante un periodo significativo nella storia umana». In un territorio in cui vigeva il divieto di costruire, se non in maniera precaria, un gruppo di contadini, inviati nel XVI secolo dal conte Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona per colonizzare l’antica Selva, decise di costruire con l’unico materiale consentito e presente in abbondanza: la pietra. Storia di abusività che si trasformò in storia di civiltà. Alberobello rimase feudo degli Acquaviva d’Aragona fino al 1797, quando Ferdinando IV di Borbone proclamò il piccolo villaggio a città regia, liberandola così dalla schiavitù feudale. L’unicità di Alberobello non deriva dalla presenza dei trulli, costruiti direttamente sulla roccia senza fondamenta e con blocchi di pietra appoggiati l’uno sull’altro, che si trovano in tutta la Puglia, ma dal fatto che, invece di essere adibiti a deposito attrezzi o come rifugio per animali domestici, costituirono i primi insediamenti delle popolazioni autoctone, che, tra mille difficoltà, anzitutto igienico-sanitarie, si adattarono all’ambiente naturale circostante. Per questi motivi, Alberobello, nel 1996, si vide riconoscere dall’Unesco il titolo di bene protetto, come testimonianza rappresentativa di una tradizione culturale e di una civiltà scomparsa, esempio eccezionale di tipologia edilizia e di insediamento umano, con un’interazione insolita tra uomo e ambiente. È oggi l’unica città in cui permane un intero quartiere di trulli, ponendosi come centro della Valle d’Itria.

Guarda il video Unesco sui trulli di Alberobello (in inglese)

L’albergo
Victor Country Hotel, 4 stelle, ad Alberobello, si sviluppa su 42 ettari di terreno, ed è composto da tre antichi edifici, ristrutturati e recuperati nel 2007: la masseria, il granaio e l’uliveto. Prenotare online sul sito assicura uno sconto del 20%, mentre se si acquista la propria vacanza entro il 31 marzo 2014 si ha diritto a uno sconto del 15%. Ipotizzando un soggiorno per due dal 1° all’8 agosto, si spendono in totale 672 euro (invece di 747,60 euro), il che significa 96 euro a notte per coppia, prenotando una camera matrimoniale con vista sulla Valle d’Itria (la camera “classic” costa invece 616 euro).

Castel del Monte



Quando lo Stato Italiano lo acquistò nel 1876 per 25.000 lire, Castel del Monte, definito dall’Unesco «capolavoro dell’architettura medievale», versava in condizioni precarie, spogliato dei suoi arredi e delle sue decorazioni, carcere e dimora per pastori, briganti e profughi politici.
La data della sua fondazione è ancora incerta, ma molti convengono nell’identificarla con il 1240, anno in cui Federico II Hohenstaufen di Svevia, ordinò la costruzione di un castello presso la chiesa di Sancta Maria del Monte (oggi non più esistente), e sulle rovine di una fortezza longobarda/normanna.
L’edificio a pianta ottagonale, con una torretta per ogni spigolo, possiede forti rimandi al potere dell’imperatore, mentre il suo scopo (anche qui esistono varie teorie) sembra esser stato quello di “tempio del sapere”, un luogo dove l’imperatore potesse rifugiarsi e dedicarsi alle sue passioni, come matematica, astronomia, filosofia e poesia.
Castel del Monte, che si trova nei pressi della località Santa Maria del Monte, nel comune di Andria , conquistò il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996, quando l’UNESCO lo decretò capolavoro del genio creativo dell’uomo, per le sue forme e l’armoniosa unione degli elementi culturali islamici, del Nord Europa e dell’antichità classica. Oggi è sede di mostre, concerti, conferenze e iniziative culturali.

Guarda il video Unesco su Castel del Monte (in inglese)



L’albergo
Albergo dei Pini, 3 stelle, si trova in pieno centro nella città di Andria, dove si trova Castel del Monte, e dispone di 17 camere. Ipotizzando un soggiorno nella prima settimana di agosto, il prezzo totale, prenotando su Venere, è di 490 euro la coppia (70 euro a notte, 35 a persona), con colazione inclusa. Santuario di San Michele Arcangelo



Include anche il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo (provincia di Foggia), il sito Unesco denominato “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere”, riconosciuto nel 2011, riunendo opere architettoniche longobarde che rappresentano «la straordinaria sintesi tra antichità romana e tradizione germanica, attraverso anche l’intreccio di eterogeni elementi, dal mito bizantino alla spiritualità cattolica». Oltre al sito pugliese si trovano inclusi in questo bene protetto dall’Unesco, altri sei monumenti: il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (Udine), il complesso monastico di San Salvatore a Santa Giulia (Brescia), il Castrum di Castelseprio a Torba (Varese), il Tempietto del Citunno a Campello (Perugia), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (Perugia) e la Chiesa di Santa Sofia a Benevento. Edificato nel 490, divenne, quasi due secoli dopo, precisamente nel 650, dominio longobardo, assieme a tutta l’area garganica. Il popolo germanico, ritrovandovi le virtù guerriere del dio germanico Odino, si mostrò particolarmente devoto all’arcangelo Michele, rendendo l’edificio religioso, santuario nazionale dei Longobardi. Il luogo divenne così non solo principale centro del culto micaelico, ma anche una delle più importanti mete del pellegrinaggio cristiano. Nel santuario, l’influenza longobarda, si riscontra specialmente nella seconda sezione di cripte, in cui si trovano un abside e un altare con numerose iscrizioni. Inoltre, di recente, nei primi giorni del nuovo anno, il National Geographic ha riconosciuto la Grotta di San Michele come una tra le più belle grotte sacre al mondo (unica italiana), assegnandole l’ottava posizione nella classifica top ten mondiale.

Guarda il video sulla Grotta di San Michele



L’albergo
Il Palace Hotel San Michele, 4 stelle, con piscina e Spa, ubicato a Monte Sant’Angelo, è stato ricavato da un antico palazzo recentemente ristrutturato, da cui si gode di un bellissimo panorama. Ipotizzando un soggiorno di 7 notti dal 1° all’8 agosto, il prezzo, su Expedia, è di 413 euro la coppia (59 euro a notte).

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