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Best in Travel 2021. Tornare a viaggiare, in modo sostenibile

 di Eleonora Riva e Lucia Ancilotti

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In un mondo completamente rivoluzionato dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19 anche i viaggi dovranno essere ripensati. Già nell’estate 2020, ad esempio, si è iniziato a parlare di turismo di prossimità e gli italiani, per via delle difficoltà nell’organizzare vacanze all’estero, hanno riscoperto le bellezze del nostro Paese. E anche ora, in attesa che i vaccini consentano di tornare alla tanto desiderata normalità, l’attenzione viene puntata sulle nuove modalità con cui si tornerà a viaggiare. Un esempio arriva da Best In Travel, la tradizionale classifica di Lonely Planet che ogni anno premia le mete da sogno. Per la prima volta, nel 2021, gli editori hanno scelto di non selezionare le 10 migliori città, regione o nazione. Ma di puntare l’attenzione sulle esperienze e sulle persone che rendono uniche le località, sulla base di tre nuove categorie: Sostenibilità, Comunità e Diversità.

OFTravel ha scelto 5 delle esperienze sostenibili più interessanti, che potrebbero essere uno spunto per il prossimo viaggio quando sarà possibile organizzarlo. In Canada si riscopre il turismo "slow" a bordo di un treno che attraversa le splendide Canadian Rockies. Le isole caraibiche di Antigua e Barbuda, oltre a magnifiche spiagge, offrono trekking in foreste fluviali e riserve per avvistare la fauna selvatica. Lo stato insulare di Palau, nell'oceano Pacifico, punta alla salvaguardia della sua biodiversità unica. Göteborg, in Svezia, è una delle mete più "green" del mondo e nel 2021 ha inaugurato un parco pubblico per festeggiare il suo 400° compleanno, realizzato interamente per garantire l'accessibilità. In Ruanda, infine, si può visitare il Parco Nazionale dei Vulcani alla ricerca dei gorilla di montagna.


Rocky Mountaineer


Canada

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È un nuovo modo di viaggiare lento, “slow”, che permette di scoprire approfonditamente le destinazioni che si stanno visitando, vivendole appieno per coglierne al meglio l’essenza. Ed è una delle tendenze che hanno iniziato a diffondersi maggiormente in questi anni di pandemia. Per questo, Lonely Planet, tra i viaggi sostenibili da fare nel 2021 (o quando l’emergenza sanitaria sarà cessata in tutto il mondo) inserisce il lento e panoramico tour a bordo del Rocky Mountaineer, il treno che si snoda nella splendida natura delle Canadian Rockies. Dai finestrini si ammirano le frastagliate vette di granito che dominano le splendide vallate canadesi, popolate da orsi grizzly, alci e cervi, costeggiando scenografici fiumi e laghi di montagna.

Rocky Mountaineer

Un itinerario del Rocky Mountaineer attraverso le montagne rocciose del Canada

Per conservare la bellezza incontaminata delle Rockies canadesi, il treno ha adottato misure volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica, aumentare la raccolta differenziata e collaborare con le varie organizzazioni impegnate nella tutela della fauna locale. Si può scegliere tra 4 diversi itinerari, tre dei quali con partenza da Vancouver e uno da Denver. Il primo, il più popolare, attraversa le Montagne Rocciose, famose per unire l'Est e l'Ovest del Canada. Il secondo costeggia il possente fiume Fraser, attraversa Hell's Gate, la Porta dell’Inferno, una strettoia lungo il corso del fiume dalla quale ogni minuto scorrono 750 milioni di litri d’acqua e supera le magnifiche Pyramid Falls. Con il terzo itinerario si passa dalla foresta pluviale costiera all'aspro Fraser Canyon fino ad arrivare nella storica regione della corsa all'oro di Cariboo. Mentre il quarto, da Denver a Moab, attraversa vasti canyon e deserti suggestivi.


Antigua e Barbuda

antigua

Antigua

Situato tra l'Atlantico e i Caraibi, e noto per le magnifiche spiagge, le foreste pluviali e i lussuosi resort, Antigua e Barbuda è un Paese indipendente del Commonwealth composto dalle due omonime isole e da alcuni atolli più piccoli. Colpite duramente dalla devastazione dell’uragano Irma del 2017, le isole sono riuscite a riaprire al turismo puntando su programmi di tutela ambientale, principalmente per la riduzione dell’impatto dei cambiamenti climatici che minacciano tutte le nazioni caraibiche. Qui ai visitatori è vietato l’utilizzo di prodotti in plastica e polistirolo e i resort e gli esercizi commerciali si sono uniti in quello che viene chiamato Green Corridor per favorire la tutela dell’ambiente.



barbuda

Il Frigate Bird Sancturary ospita oltre 5.000 fregate

Anche in questo caso, quindi, le iniziative sostenibili sono diverse. Chi arriva ad Antigua, ad esempio, non può non prevedere una visita alla Wallings Nature Reserve, parco nazionale gestito direttamente dalla comunità locale. Si tratta di foresta pluviale nata all’interno di una diga costruita dagli inglesi nel 1900, dove dedicarsi al trekking o al bird watching. Mentre a Barbuda per tutelare la fauna selvatica è stato istituito il Frigate Bird Sanctuary che ospita oltre 5.000 fregate, la colonia più popolosa dell’emisfero occidentale di questo uccello marino. Da visitare durante la stagione degli amori, da settembre ad aprile.

Palau

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Lo stato insulare di Palau, composto da oltre 500 isole disseminate in un angolo remoto dell’Oceano Pacifico, a circa 500 km a est delle Filippine, sta puntando molto sulla sostenibilità ambientale. Per preservare, anche per le generazioni future, la sua straordinaria biodiversità minacciata dall’innalzamento dei mari e dal sempre più consistente afflusso di turisti attirati dalle splendide spiagge dorate e dalle incontaminate acque cristalline.

pompei

Una delle spiagge incontaminate di Palau

Nel 2009 è stata creata la prima area protetta al mondo dedicata agli squali dichiarando riserva marina l’80% della sua superficie marittima. Inoltre, Palau è stato anche il primo Paese a vietare l’uso di creme solari, nocive per la barriera corallina. Mentre nel 2012 le Rock Islands Southern Lagoon, splendide isole di origine vulcanica, poco popolate ma amatissime dai turisti, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO. I fondi ottenuti, sono stati poi utilizzati dal governo locale per azioni a tutela della fauna locale.

La sostenibilità è uno stile di vita, che deve essere condiviso da chiunque, turisti inclusi. Per questo, all’arrivo, a ogni visitatore viene richiesto di firmare il Palau Pledge: una sorta di contratto sociale con cui ci si impegna a comportarsi in modo responsabile nel rispetto dell’ambiente per tutta la durata del soggiorno.


Göteborg, Svezia

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La città svedese è sempre tra i primi posti del del Global Destination Sustainability Index, l'indice di GDS (acronimo di Global Destination Sustainability Movement) che monitora e valuta le prestazioni sociali e ambientali di tutte le destinazioni del mondo, con l’obiettivo di migliorarne la qualità in tema di sostenibilità. La città, importante porto marittimo, sorge proprio alla foce del fiume Göta älv sulla costa occidentale del paese. Ed è nota per i suoi canali in stile olandese e per i viali alberati ricchi di caffè e negozi. E si distingue anche per la sua forte vocazione “green”: il 95% degli hotel in città, ad esempio, è dotato di certificazione verde, il 97% dei mezzi di trasporto pubblici funziona con energia rinnovabile e i ristoranti vantano una cucina ecosostenibile, scegliendo marchi di qualità ecologica.



ponte goteborg

Il ponte Älvsborg è un ponte sospeso sul Göta älv a Göteborg, in Svezia, che collega la parte nord e sud della città.

Nel 2021, poi, ricorre il suo 400° compleanno (anche se le celebrazioni ufficiali sono state spostate al 2023). E per festeggiare il centenario la città si è regalata un nuovo parco pubblico, il Jubileumsparken, che punta tutto sull’accessibilità. C’è una piscina galleggiante, una spiaggia artificiale e un orto urbano dove chiunque può coltivare ortaggi (gratuitamente). C’è anche una splendida sauna sull’acqua, i cui spogliatoi hanno la particolarità di essere stati realizzati con oltre 12mila bottigliette di plastica riciclate.




Ruanda

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gorilla

Il Ruanda ospita circa 600 gorilla di montagna

Il Ruanda, piccolo stato dell’Africa Orientale, è famoso per custodire tra le sue cime una delle ultime popolazioni di gorilla di montagna del mondo. Grazie agli sforzi dell’International Gorilla Conservation Programme, ente nato nel 1991 che collabora con le comunità locali e importati istituzioni come il WWF, adesso se ne contano circa 600. Questa specie vive principalmente nella zona del Massiccio del Virunga, all’interno del Parco Nazionale dei Vulcani al confine con l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo.

Il Parco Nazionale dei Vulcani

IIl Parco Nazionale dei Vulcani

Lonely Planet ha scelto di premiare il Ruanda nella classifica sulla sostenibilità per via delle numerose iniziative avviate non solo per la salvaguardia dei gorilla ma in generale per proteggere la fauna selvatica. Ad esempio riducendo il bracconaggio nel Parco Nazionale di Akagera, considerata una delle più belle riserve naturali di tutta l’Africa, che dal 2015 grazie a nuove leggi di conservazione è tornato a ospitare leoni e rinoceronti neri. Promuove un turismo sostenibile anche il Gorilla Guardians Village nel Parco dei Vulcani. Qui ex bracconieri, invece di cacciare gli animali, condividono le loro storie e le loro tradizioni con i visitatori, mostrando ad esempio come macinare semi o usare arco e frecce.




Antigua

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