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Itinerario da Napoli alla Costiera Amalfitana

 di Lucia Ancilotti

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Il tratto della costa campana (vedi foto di copertina) che dal golfo di Napoli prosegue lungo la splendida costiera Amalfitana è uno dei più scenografici di tutta la penisola. Si parte dalla vivace e caotica Napoli, dove riscoprire folclore e tradizioni religiose ancora molto radicate, per poi iniziare, rigorosamente in auto, un viaggio on the road che conduce fino a Vietri sul Mare lungo l’assolata strada a picco sul mare che regala scorci stupendi tra profumati agrumeti e paesini costieri tra i più rinomati della regione. Ecco l’itinerario di viaggio di OFTravel. Le tappe irrinunciabili. E le indicazioni su dove fermarsi assolutamente ad assaporare il meglio della cucina del posto.



Napoli

castel dell'ovo

Castel Dell'Ovo, il più antico della città

L’itinerario alla scoperta della costa campana, tra mare e cultura, può idealmente partire da Napoli, capoluogo della regione e centro di una delle più densamente popolate aree metropolitane d'Europa. Qui vale la pena perdersi nel dedalo intricatissimo di stretti vicoli che compongono il reticolato del centro storico che, con i suoi quasi tre millenni di storia, è stato anche dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Per scoprire la storia e il folclore della vera Napoli, si può partire da via dei Tribunali, una delle strade più importanti che corrisponde all'antico asse viario greco noto come Decumano Maggiore. È qui che affacciano alcuni dei principali edifici di culto della città.

Via dei Tribunali incrocia, poi, con la celebre Via San Gregorio Armeno dove sorgono le tipiche botteghe artigiane di presepi. Mentre dirigendosi verso la Cappella di Sansevero, è imperdibile una visita al Cristo Velato, scultura realizzata nel 1753 da Giuseppe Sanmartino. Per scoprire le radici storiche di Napoli, vale la pena fare il biglietto per la visita ai sotterranei: si scende fino a quaranta metri sotto il livello della strada, per esplorare l'antico labirinto di acquedotti, gallerie e cisterne che si dipana sotto la città. Mentre sotto il complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo Maggiore si ammirano i terrazzamenti di tufo degli antichi greci e le successive costruzioni di epoca romana che, proprio qui, edificarono il macellum: l’antico mercato.

Tra i quartieri del centro dalle parti di Forcella vale una sosta Da Michele, pizzeria storica in uno dei rioni più antichi della città. Segnalata anche dalla Guida Michelin, è operativa dal 1870 e offre solo due tipi di pizza, “marinara" e "margherita", realizzate secondo la tradizione. Se, invece, si vuole provare un’altra specialità del posto, si può scegliere una delle tante friggitorie (tra cui quella del Vomero, aperta nel 1938) dove acquistare il classico “cuoppo”: un cono di cartone che contiene crocchè di patate, palle di riso, zeppole, frittatine e graffe dolci. Mentre i babà migliori si assaggiano nella Pasticceria Scaturchio, aperta nel 1905 e riconosciuta come la depositaria della tradizione di questo dolce.



Procida e le isole del Golfo

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faraglioni

I tre faraglioni di Capri

Da Napoli si organizza anche una visita in giornata in una delle splendide isole del Golfo di Napoli. Tra le più vicine, e caratteristiche, vi è certamente Procida (nella foto in alto di Elisa Vannetti), nominata Capitale italiana della Cultura per il 2022. Insieme a Ischia, Vivara (con cui è collegata da un ponte) e Nisida, fa parte delle Isole Flegree e vanta il fascino tipico di un borgo marinaro. La vista dall’alto è spettacolare, con le caratteristiche casette colorate che si specchiano sul mare creando uno scorcio suggestivo. Non a caso, è proprio qui che sono stati girati numerosi film di successo, come “Il postino” con Troisi e “Il talento di Mr Ripley” con Matt Damon.
Gran parte del litorale è tutelato dall'area marina protetta, mentre il centro abitato è diviso in nove contrade. Tra i borghi più particolari che sorgono sulla piccola isola (ha una superficie di soli 4,26 km quadrati), vi è Terra Murata, il più antico e sovrastato dall'ex carcere, da cui ammirare una splendida vista sul golfo. E Corricella, tipico paesino di pescatori dove gustare, in uno dei ristoranti affacciati sul mare, dell’ottimo pesce freschissimo.

capri

L'isola di Capri

Da provare assolutamente prima di ripartire la Lingua di Bue. E' un dolce tipico dell’isola la cui origine risalirebbe agli inizi del ‘900 ad opera di un pasticcere di Napoli, trasferitosi a Procida. Si assapora in tutte le pasticcerie che affacciano sul porto principale, e si prepara con due strati di pasta sfoglia, farciti con crema aromatizzata al limone.

A circa 30 km di distanza si trova Capri, la più celebre delle isole del Golfo famosa per il territorio scosceso, gli hotel lussuosi e i negozi di alta moda. Si raggiunge con circa un’ora di navigazion, anche per una gita in giornata.
Così, si può passeggiare nella Piazzetta, dove fermarsi a bere qualcosa nei bar con sedie in vimini che ospitano ogni anno molte celebrità. Oppure si può visitare uno dei siti naturali più conosciuti della zona. Si chiama Grotta Azzurra ed è una cavità buia in cui l’acqua del mare si tinge di un colore blu acceso grazie alla presenza di una grotta sotterranea che filtra la luce del sole. Caratteristici, poi, sono i Faraglioni: tre isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva che creano un effetto scenografico e paesaggistico unico.




Costiera Amalfitana

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L'insenatura che ospita il piccolo borgo di Positano (foto di Elisa Vannetti)

Prendendo l’auto e dirigendosi verso sud, si raggiunge la Costiera Amalfitana (nella foto in alto): uno scenografico tratto di circa 55 chilometri di costa a sud della Penisola Sorrentina, caratterizzata da ripide scogliere a picco sul mare intervallate da spiagge, calette e suggestivi villaggi di pescatori color pastello che si sviluppano ai piedi dei Monti Lattari. La strada che si dirama dal costone roccioso di Sorrento e arriva fino alla città di Vietri sul Mare, vanta scorci meravigliosi, snodandosi tra ville sontuose, vigneti terrazzati e limoneti . Famosa in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, è stata dichiarata infatti patrimonio dell'umanità dall’Unesco nel 1997.

Lungo la strada non è raro imbattersi in piccoli chioschi che vendono limoni, granite o limonate freschissime. Mentre tra le tappe da non perdere vi è Positano, meta turistica di lusso, rinomata in tutto il mondo, con spiagge di ciottoli e stradine strette e scoscese ricche di negozi e caffè alla moda.

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Ravello sorge in posizione panoramica e offre una vista impareggiabile sul mare

Il borgo di pescatori di Praiano, una delle più belle insenature tra Positano e Amalfi, è adagiato sulla dorsale che dal monte S. Angelo scende a tre Pizzi. Le sue spiagge si raggiungono solo attraverso scale nascoste tra ulivi, pini e buganvillee. Furore, eletto uno dei borghi più belli d’Italia, si affaccia su uno stretto fiordo. Mentre poco più avanti, si trova Amalfi, fiorente Repubblica Marinara in epoca alto-medievale che dà anche il nome all'intero tratto di costa. Nel cuore della città va visitata la Cattedrale di Sant'Andrea, di epoca arabo-normanna, caratterizzata da una facciata bizantina a righe, e il Museo della Carta : la carta di Amalfi, o carta Bambagina, è infatti un tipo pregiato prodotto qui sin dal Medioevo.

Ravello è una sorta di terrazza naturale a 350 metri sopra il livello del mare : da qui la vista panoramica sul golfo è impareggiabile. E' caratterizzato da ville splendide e giardini. A Maiori c’è la spiaggia sabbiosa più ampia della Costiera Amalfitana: è lunga circa un chilometro e con i suoi stabilimenti balneari e il lungomare pianeggiante è la meta preferita dalle famiglie. Mentre a Erchie, piccola frazione di Maiori, si trova una delle spiagge più belle e frequentate della Costiera: è lunga duecento metri ed è delineata ai lati da due torri saracene, antichi avamposti di avvistamento.

A Cetara, piccolissimo borgo di pescatori arroccato in una verde insenatura rocciosa, sorge un’affascinante torre saracena che si erge sulla spiaggia. C'è anche un porto, che mantiene viva l’antica tradizione marinara. Da provare assolutamente la colatura di alici, una delle principali produzioni gastronomiche del paese, e il tonno pescato giornalmente al largo dalle tonnare. Infine, si giunge a Vietri sul Mare, l’ultimo dei paesi della Costiera verso sud, il cui lungomare è caratterizzato da case colorate, vicoli e botteghe di ceramiche artistiche.


Positano

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