3000pixel

Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Sud Italia

 di Lucia Ancilotti

A- A+

Il viaggio tra le località più belle, e meno conosciute, del nostro Paese da (ri)scorpire per un fine settimana lungo o una mini-vacanza, si conclude nel Sud Italia dove, attraverso itinerari on the road, ammirare splendide spiagge e borghi antichi arroccati su speroni rocciosi, oltrepassando città fantasma e paesaggi naturali incontaminati. OFTravel ha selezionato tre proposte di viaggio dall'annuale libro fotografico “Italia in 52 weekend” edito da Lonely Planet.
Si parte dalla spesso sottovalutata Basilicata, attraverso un percorso che collega la costa del Mar Tirreno con quella dello Ionio, oltrepassando paesi caratteristici e bellezze architettoniche sperdute tra le colline della regione. Per poi arrivare in Calabria, dove la costa ionica e i suoi borghi antichi si contrappongono a quella tirrenica, al largo della Costa degli Dei. Infine il viaggio si conclude nella Sicilia cinematografica, set di molti film di successo. Per ammirare dal vivo le bellezze rese immortali dal grande schermo a Taormina, Siracusa, Catania, Aci Trezza, Noto e Marzamemi.

» Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Nord Italia


» Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Centro Italia




Basilicata

coast to coast


L'itinerario pensato da Lonely Planet per un weekend lungo congiunge i due mari della Basilicata, snodandosi attraverso paesaggi montani, città alla moda e paesi fantasma fino a raggiungere le splendide rovine di epoca ellenica. Il punto di partenza ideale è il breve tratto di costa tirrenica, che si estende per poco più di 30 km nei pressi di Maratea, caratterizzato da piccole insenature, calette di sabbia scura e tortuose e scoscese scogliere a picco sul mare che le hanno anche valso l’appellativo di “Dea del Mare”. Qui si può passeggiare nel centro storico, arroccato sulla montagna, dove ammirare il suo patrimonio artistico e storico: è anche conosciuta come “la città delle 44 chiese”, e valgono una visita la cinquecentesca Chiesa dell’Annunziata dalla cupola di maioliche verdi e gialle, la settecentesca Chiesa dell’Addolorata e quella dell’Immacolata, con il bell’altare barocco in marmi policromi.

maratea

Il Cristo Redentore simbolo di Maratea

L’imponente scultura del Cristo Redentore è il simbolo di Maratea. Sorge sulla vetta del Monte San Biagio e venne realizzata dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti tra il 1963 e il 1965. Nel punto in cui è stata eretta la statua sono ancora visibili le rovine dell’antica cittadella che venne attaccata e distrutta da migliaia di soldati francesi nei primi del ‘900. Da ammirare, per chi arriva in vetta, l'impareggiabile vista panoramica su tutta la costa e fino al Golfo di Policastro.

Inoltrandosi nell’entroterra, con un’ora di auto si raggiunge il piccolo borgo di Lagonegro, fondato dai monaci bizantini tra il IX e il X secolo. Sorge su uno sperone roccioso ai piedi del Monte Sirino, e il suo centro storico, un dedalo di vicoli e passaggi strettissimi, mantiene inalterato l'impianto urbanistico originario. D’inverno è una nota località sciistica. Ma l'attrattiva più particolare è la ciclovia Lagonegro-Rotonda, una ferrovia dismessa che attraversa paesaggi naturaIi intatti. Da vedere la chiesa di San Nicola (risalente al XI sec. d.C.): si dice che qui siano custodite le spoglie di Monna Lisa del Giocondo, protagonista dell’omonimo ritratto di Leonardo Da Vinci.

craco

Il paese fantasma di Craco, abbandonato dagli anni Ottanta e oggi ambito set cinematografico

A nord, verso la Val D’Agri, si incontra Viggiano, dove si trova la duecentesca statua lignea della protettrice della Basilicata, la Madonna Nera, al centro di un intenso culto, molto sentito soprattutto in zona. Si prosegue, poi, attraverso la terra dei calanchi fino a fermarsi di fronte al Convento di Santa Maria dell'Orsoleo. Nascosto tra colline isolate e risalente al 1474, fu, un tempo, un centro di cultura molto importante e luogo di accoglienza sempre aperto ai pellegrini. Da notare gli straordinari affreschi di Giovanni Todisco (1545) che adornano il chiostro.

Proseguendo verso est si giunge a Craco, uno dei borghi più scenografici della regione e attualmente città fantasma. Disabitato dagli anni Ottanta, si caratterizza per la sua torre normanna che domina il paesaggio da chilometri di distanza e sovrasta le vie deserte e i palazzi fatiscenti. Oltre ad essere una meta turistica molto gettonata, è anche un ambito set cinematografico. In poco più di mezzora di auto si arriva a Tursi, dove vale una visita il Rabatana, il quartiere arabo, un labirinto di stretti vicoli e ripide scalinate. Il viaggio, poi, si conclude a Policoro, sul mar Ionio, che fu un tempo l'insediamento greco di Heraclea. È qui che si svolse la battaglia del 280 a.C. tra Pirro e i suoi elefanti e l'esercito romano.



Calabria
tra i due mari

3000pixel
Cattolica di Stilo

La chiesa bizantina della Cattolica di Stilo

È un percorso insolito quello pensato da Lonely Planet alla scoperta della Calabria in un weekend lungo per assaporare meglio, e con ritmi rigorosamente “slow” (cioè lenti), le tradizioni del posto. E congiunge la costa ionica e suoi borghi antichi a quella tirrenica, al largo della Costa degli Dei. Si parte da Badolato, piccolo borgo medievale situato su una collina a pochi chilometri dalla costa ionica, che promuove progetti di ospitalità diffusa. Con le sue 13 chiese permette di scoprire l’intensa spiritualità del luogo.

Il viaggio prosegue lungo la costa sulle tracce della cultura bizantina. Da Badolato, in poco meno di un’ora di auto si giunge alla Cattolica di Stilo, una piccola chiesa a pianta centrale addossata alla parete del Monte Consolino. È tutta costruita in mattoni e ha un tetto molto caratteristico sovrastato da cinque piccole cupole. Al suo interno, poi, conserva parte degli affreschi che un tempo ne rivestivano le pareti. Per i più allenati, partendo dalla chiesa con un'ora di cammino si arriva sulla cima del monte dove dal castello normanno si ha una vista panoramica non solo sulle rovine delle fortificazioni sottostanti, ma anche sull’intero litorale ionico, dalla punta sud fino a Crotone.

tropea

Vista panoramica da Tropea

In zona, a meno di 5 km dalla Cattolica, si trova la cittadina medievale di Bivongi, situata nella Vallata dello Stilaro, ai piedi del Monte Consolino, dove visitare il Monastero di San Giovanni Theristis, risalente alll'XI secolo, la cui architettura bizantina si mescola anche ad alcuni elementi normanni. Da qui si diparte anche il Sentiero del Brigante, al centro di una interessante rete escursionistica. Da vedere la Cascata del Marmarico, nell'alto corso della fiumara Stilaro, e la più alta dell'Appennino meridionale. E i Bagni di Guida, una località di Bivongi un tempo nota anche come "Acque sante" per le sue proprietà mediche dovute ad elementi solfuro-alcalini, già conosciuti al tempo dei bizantini.

Con mezz’ora di tragitto in auto, prima di approdare sulla costa tirrenica, vale una sosta Placanica: un paesino che lega la sua nascita ai monaci basiliani che si trovavano in zona, sviluppatosi intorno a un monastero fortificato e trasformato nel XIII secolo in castello. Proseguendo lungo il litorale si incontra il progetto artistico e paesaggistico ideato da Nik Spatari e Hiske Maas vicino a Mammola. Si chiama MuSaBa ed è un parco d'arte con numerose opere monumentali e architettoniche realizzate da artisti di fama internazionale, che integra sculture e dipinti contemporanei all’interno del contesto naturale.

Infine, l’itinerario si conclude sulla costa tirrenica. A Capo Vaticano si ammirano calette, scogliere e grotte con acque blu raggiungibili solo via mare. A Tropea, invece, la principale località della Costa degli Dei, ci si rilassa su splendide spiagge di sabbia bianchissima.


Sicilia
la costiera del cinema

3000pixel
taormina

Il teatro di Taormina sospeso tra cielo e mare

Gli splendidi panorami, le cittadine, il mare blu e le scenografiche spiagge negli anni hanno attratto l’attenzione di numerosi registi che hanno scelto la Sicilia come set ideale dove ambientare film di successo. In questo itinerario scelto da Lonely Planet per riscoprire la regione da un punto di vista insolito, le tappe sono quelle che l’hanno resa celebre sul grande schermo. Il punto di partenza ideale può essere Taormina, raffinata località di villeggiatura scelta anche da molti VIP fin dal Settecento per via della sua posizione spettacolare sul versante del Monte Tauro.
Fu fondata nel IV secolo a.C. e ancora conserva uno dei teatri più suggestivi dell’antica Grecia, risalente al III secondo a.C. e che mantiene la sua perfetta forma a ferro di cavallo. Sullo sfondo della platea scavata nella roccia si scorge il mare e all’orizzonte, verso Sud, l’Etna. Ed è proprio con questa inquadratura che si apre il film "La dea dell'amore", diretto da Woody Allen nel 1995.

Spostandosi ad Aci Trezza, nel cuore della Riviera dei Ciclopi, si visita il piccolo borgo di pescatori in cui è ambientato il romanzo capolavoro di Giovanni Verga, “I Malavoglia” a cui si ispira il film “La Terra Trema” di Visconti. Da qui si ammirano gli iconici faraglioni che emergono dal mare e che, secondo la leggenda, il ciclope Polifemo scagliò contro Ulisse per impedirne la fuga.

siracusa

L'Isola dell'Ortigia costituisce la parte più antica della città di Siracusa

La tappa successiva è Catania il cui centro storico, nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è un gioiello barocco perfettamente conservato. Antica città portuale sulla costa orientale della Sicilia, la città è situata ai piedi dell'Etna. Da visitare la piazza del Duomo con la sua fontana dell’Elefante, in basalto nero, storicamente considerata il simbolo della città e che, secondo la tradizione, la protegge dalle eruzioni vulcaniche. Mentre in via dei Crociferi, la monumentale direttrice stradale realizzata nel XVIII secolo, svettano chiese barocche e palazzi settecenteschi. È qui che è stato girato il film “L'arte di arrangiarsi”, con Alberto Sordi. Mentre l'Arco di San Benedetto si ritrova in “Storia di una capinera”, di Franco Zeffirelli.

A Siracusa è ambientato "Malèna", film di Giuseppe Tornatore, interpretato da Monica Bellucci. Da visitare assolutamente l'isola di Ortigia, il cuore pulsante della città che conserva importanti tracce del suo passato, e il Parco Archeologico della Neapolis, dove ammirare il Teatro Greco, del V secolo a.C ., scolpito nel fianco roccioso della collina, e la Latomia del Paradiso dove si trova l’Orecchio di Dionisio, una enorme roccia caratterizzata da un curioso effetto acustico.

Con 35 minuti di macchina si giunge a Noto, perla del barocco siciliano e scelta dal regista Antonioni come set per “L'avventura”, con protagonista Monica Vitti. Mentre proseguendo verso sud ci si dirige verso il borgo marinaro di Marzamemi, formato da due piccoli porti naturali e da una fila ordinata di casette di pescatori ancora realizzarìte in pietra arenaria.




Taormina

Copyright 2021 © OfNetwork Srl. Tutti i diritti riservati